A Lavis, comune di 9mila abitanti in provincia di Trento, è in corso la campagna elettorale per le prossime elezioni comunali e, tanto per cambiare, una candidata della Lega fa discutere per alcune esternazioni sui diritti LGBT+.
Si tratta di Stella Khorosheva che, come riportato dal quotidiano locale Il Dolomiti, si è resa autrice di un controverso post Facebook (al momento non più visibile sulla sua bacheca). «Movimento Marcuse. Chi ricorda? Intervista a Scott Laivli – scrive la candidata leghista in capslock – Parole chiave: usando la profezia di Marx gay hanno preso attenzioni delle gente molto semplice… Ma l’obiettivo dei manipolatori è distruggere il Cristianesimo. Matrimonio gay porta alla estinzione razza umana… Al contrario dobbiamo difendere la nostra civiltà cristiana… Loro, i manipolatori, mettendo nella bocca di gay una teoria, loro che hanno accelerato il meccanismo distruggente… Usando la teoria politica buona, hanno confessato: che distruggere il cristianesimo più semplice facendo pressione su temi sensibili cultura ed etica». Allegando un link YouTube, Khorosheva conclude: «Magari sapendo la fonte, sapremo come fermarlo».
Il post, a tratti criptico a causa di una punteggiatura imprecisa, è stato interpretato come anti LGBT da diverse persone, tra cui Marco Consoli, il candidato in un’altra lista alle prossime elezioni comunali di Lavis, che ha denunciato l’accaduto. «Stop omofobia, razzismo e violenza – scrive Consoli – Io mi batterò sempre contro l’omofobia, il razzismo e ogni forma di violenza, in particolare contro le donne e i bambini. Certi messaggi non possono essere tollerati. Su questi argomenti io sono un muro; dovete abbattermi se volete passare».
In seguito alla pubblicazione dell’articolo su Il Dolomiti, l’aspirante sindaca leghista Monica Ceccato ha fornito un’interpretazione alternativa del post della sua candidata. «Il post “incriminato” è la mera traduzione di un filmato in lingua russa di un soggetto chiamato Scott Lively che nelle sue deliranti teorie offende e denigra i gay – scrive Ceccato in un commento – Se leggete bene l’ultima frase di quel post dice “sapendo la fonte, sapremo come fermarlo”. Chiaro e trasparente messaggio di contrarietà espresso e scritto e condanna dello stesso».
Una presunta contrarietà che non ha convinto tutti, tra cui lo stesso quotidiano trentino che ha ripescato un vecchio post di Khorosheva, nel quale venivano scritte inequivocabilmente degli insulti omofobi. Commentando un articolo di Dagospia sulla notizia della nascita del figlio di Nichi Vendola, la candidata leghista scriveva che «la morale punirà questa spazzatura», invitando a leggere la Bibbia e aggiungendo che «è un finocchio», ribandendolo ben quattro volte. Nei commenti, la donna rincarava la dose affermando che «è arrivato Satana con [i] sodomiti».
«Pure a Lavis sbarca la “nuova” leva reazionaria, portando con se un carico di omofobia, razzismo (e imbarazzante analfabetismo) di cui proprio non sentivamo la mancanza – scrive su Facebook Lorenzo De Preto, presidente di Arcigay del Trentino – In un paese “normale” e attento alle proprie tradizioni (quelle vere, quelle democratiche) una candidata come Stella Khorosheva avrebbe fermato la sua corsa verso le comunali. In una coalizione che davvero ha a cuore i propri cittadini e le proprie cittadine (tutti e tutte) e che si candida a governare una città, si sarebbe posto immediatamente fine alla campagna elettorale della propria candidata. Ma nulla, sono “battute”, è “linguaggio colorito”, son “solo slogan”… Peccato finiscano sempre come pietre contro minoranze e persone meno rappresentate».
https://www.facebook.com/lorenzo.depreto/posts/3536790199698599
Leggi anche:
-
Gli audio omofobi choc del primario e candidato sindaco per il centrodestra: «Tutti nel forno crematorio»
-
Onda Pride: oltre il milione a Roma, resistenza queer anche a Torino, Catania e Bergamo
-
La classifica dei Paesi UE più inclusivi per i professionisti LGBTQ+: tanta strada da fare per l’Italia
-
Inclusività nell’infinito: la NASA lancia una nuova bandiera arcobaleno cosmica
-
Farida Kant: la mia esperienza a Drag Race Italia
2 thoughts on “Nuove frasi omofobe da una candidata della Lega. E noi siamo davvero stanchə.”
Comments are closed.