Gucci presenta l’MX Project, una collezione oltre il binarismo di genere

Gucci l’aveva già detto, «the future is fluid», e ora lancia MX, la prima collezione genderless volta a rendere più inclusivo e al passo coi tempi il famoso brand. Come è indicato nella pagina del sito ufficiale dedicata all’MX Project, infatti, la collezione «si propone di decostruire i preconcetti binari e mettere in discussione il modo in cui questi concetti si collegano ai nostri corpi».

«Le collezioni della Maison enfatizzano le linee di dissolvenza dei confini del genere nel nome dell’autoespressione – continua la descrizione – Giocando con la natura costruttiva del genere, MX sottolinea la natura performativa di ciò che indossiamo, presentando la mascolinità e la femminilità come concetti relativi».

Pezzo forte della collezione una riscoperta della classicissima borsa Jackie 1961, così ribattezzata in onore della first lady Jackie Kennedy. «Ho fatto indossare la Jackie 1961 a uomini e donne e penso che sia una delle borse del passato che può valicare i confini anche oggi – dichiara il creative director Alessandro Michele nella pagina Instagram del marchio – Il nuovo design della borsa supera le tradizionali classificazioni, con la sua versalità e la sua essenza non binary».

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Diverse le sezioni dedicate alla collezione, dal classico Ready to Wear alla parte dedicata alle borse e alle scarpe. Ogni pezzo è indossato da modelli e modelle dall’aspetto androgino. Proprio quest’ultimo dettaglio ha fatto storcere il naso a diversi gruppi di attivisti che hanno visto una rappresentazione poco fedele del mondo non binary, in cui non sono presenti solo persone magre e dall’aspetto androgino. Siamo certi che Gucci riuscirà ad abbattere anche questo stereotipo.

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