«LGBT e Sardine dell’Italia rovine»: è questo il messaggio di “benvenuto” lasciato da Forza Nuova con uno striscione di fronte al Pride Village di Padova in occasione della prima tappa del nuovo tour delle 6000 Sardine. Ancora una volta, i neofascisti usano le persone omosessuali, bisessuali e transgender come capro espiatorio dei problemi del Paese, stavolta affiancati dal movimento di attivismo politico nato alcuni mesi fa a Bologna.
«Partiti oggi da Casa Matteotti, alla prima tappa troviamo una prevedibile sorpresa. E le sorprese prevedibili non sono sorprese. Sono pacchianate – scrivono le 6000 Sardine su Facebook – Il contenuto si commenta da solo. Se speravano di intimorirci, ci hanno solo reso più forti. Se speravano di dividerci, ci hanno uniti. Se speravano qualunque cosa, hanno ottenuto l’effetto contrario».
Lo striscione è stato più tardi proiettato sul megaschermo , in occasione degli interventi sul palco del deputato Alessandro Zan, relatore del ddl contro l’omotransfobia e la misoginia e fondatore del Pride Village, dell’ex vicesindaco Arturo Lorenzoni, della giornalista Daniela Preziosi e della sardina Mattia Santori. Tra gli altri relatori della serata, la sardina Lorenzo Donnoli, vittima di un attacco omofobo poche settimane fa a Bologna.
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