«Io non sono “omofobo” ma»: con questa antichissima formula che precede qualsiasi azione o dichiarazione di stampo omotransfobico inizia uno degli ultimi tweet di Matteo Salvini, che nel suo tour in Puglia ha sistematicamente messo alla gogna i contestatori delle città visitate nel weekend per inaugurare le nuovi sedi della Lega: prima Martina Franca, poi Gallipoli e, ultima, Ceglie Messapica.
Ieri nel Comune del brindisino, ad aspettare Matteo Salvini c’era un gruppo di giovani contestatori attrezzati di cartelli anti-Lega e una bandiera arcobaleno con la scritta «f**king gay». Nel video pubblicato dallo stesso leader del Carroccio, si sentono i ragazzi urlare «buffone» e «omofobo di me**a».
Noncurante delle conseguenze che la pubblicazione del post possa avere, Salvini prosegue la frase: «questi sicuramente sono dei maleducati, bacioni anche a loro». Così vengono aperte le danze a commenti intrinsi d’odio, come avvenuto pochi giorni fa sotto al post su Cathy La Torre pubblicato dall’account del partito.
Io non sono “omofobo” ma questi sicuramente sono dei maleducati, bacioni anche a loro 😘 pic.twitter.com/bM7sLxB9ua
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 19, 2020
«Meglio per Te Matteo se non sei Omofobo – risponde un utente munito di polo verde – Io invece Si, e dico purtroppo perché mi spiace per loro. Diciamo che è uno schifo in tutti i casi, però quando vedo in TV due Donne mi piacciono, ma due Uomini proprio non ce la faccio a vedere uno schifo del Genere. Forza Capitano».
«Hanno un problema irrisolto: “La natura”», aggiunge una certa Mary. C’è poi chi, calpestando ogni rispetto per le vittime di violenza, chiede il reato di “leghistofobia” e chi invece augura il peggio ai giovani contestatori: «Auguro a loro tutto il male peggiore. Sinistra uguale bubbone ftient’ ‘e me**! Faranno una brutta fine. Tutti all’inferno».
Per l’omonimo Matteo è invece «Un [sic!] accozzaglia di tossici pervertiti. Questo è quello che rimane della sinistra». La parola “pervertiti” e i suoi sinonimi sembrano piacere molto ai seguaci del capitano, che ne fanno ampio uso: «I pervertiti che dànno del “buffone” agli altri»; «Tutti questi che praticano perversioni varie hanno già perso… La natura ha già deciso: sono affatto sterili, infecondi e aridi»; «Saranno mica tutti invertiti questi aborti della natura, domando per un amico…».
Ma il peggio viene digitato da un sostenitore di Salvini il cui nome non è propriamente di origini italiane: «Sostenitori di Giusseppi. 4 miliardi per arcobaleno. Fr**io, ric**ioni, anti-famiglia, les**che, genitori 1 e genitori 2. Tutta me**a dentro e fuori plus comunisti o sinistri. Mavaffan’culo va».
Per il capitano questi sarebbero probabilmente dei commenti educati, dato che non interviene nella moderazione. D’altra parte, per Matteo Salvini non c’è nessun emergenza omotransfobia da contrastare con una legge ad hoc, lui «non è omofobo ma…».
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