Un quindicenne è stato aggredito ieri mentre si recava alla manifestazione Da’ Voce Al Rispetto organizzata da Arcigay Piacenza Lambda, con la partecipazione di Non Una Di Meno e Il Grande Colibrì, per chiedere l’approvazione della legge contro l’omotransfobia e la misoginia.
Il giovane è stato accerchiato da quattro ragazzi che, dopo averlo insultato e spintonato, gli hanno strappato dalle mani la bandiera arcobaleno che aveva con sé per poi lanciargliela in faccia e fuggire in bicicletta. Fortunatamente la vittima dell’attacco non è stata ferita; sul posto sono giunti gli agenti della Polizia di Stato.
Il ragazzo è stato ascoltato e confortato dagli organizzatori, i quali si sono messi in moto per raccogliere le testimonianze di coloro che erano presenti su viale Pubblico Passeggio a quell’ora al fine di identificare gli aggressori.
Contattato da NEG Zone, Andrea Pancini, consigliere di Arcigay Piacenza Lambda, ha espresso il proprio rammarico per l’attuale silenzio delle istituzioni di fronte all’accaduto. «Come associazione siamo in attesa di un messaggio di solidarietà da parte dell’amministrazione comunale – spiega l’attivista – Anche perché Piacenza ha il triste primato di essere una delle prime città ad uscire dalla Rete Re.A.Dy (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ndr)».
Aggressioni anche a Roma e Ravenna
Un episodio analogo si è registrato in settimana ai danni di un gruppetto di ragazze che, recandosi alla manifestazione Molto Più Di Zan a Roma, sono passate inconsapevolmente da Montecitorio, dove sono state insultate, sputate e allontanate da un manifestante di #RestiamoLiberi solo perché si tenevano per mano.
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Anche a Ravenna, lo scorso 15 luglio, ci sono state delle tensioni quando in due diverse piazze della città si manifestava a favore e contro il ddl Zan. «Alcune persone provenienti dalla piazza no gender, note per appartenere al partito neofascista Forza Nuova, hanno provato a raggiungere ed assalire la nostra piazza – ha denunciato Non Una Di Meno Ravenna su Facebook – Sulla loro strada hanno incontrato ed aggredito un gruppo di ragazz* antifa minorenni, in seguito alla loro richiesta d’aiuto alcune persone provenienti dalla nostra piazza sono andate a vedere cosa stesse succedendo».
Secondo la ricostruzione dell’associazione transfemminista emiliana, le forze dell’ordine avrebbero difeso coloro che avevano dato vita allo scontro. «Questo episodio dimostra per l’ennesima volta che i movimenti anti-choice, le sentinelle in piedi e le destre-ultracattoliche non sono altro che fasciste – prosegue il post di denuncia – vanno in piazza in nome della “libertà”, ma l’unico linguaggio che conoscono è la violenza squadrista!».
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