Pare chiaro perché ieri alcuni uomini stessero partecipando al presidio #RestiamoLiberi a Roma contro il disegno di legge contro l’omotransfobia e la misoginia, dato che proprio nel corso della manifestazione hanno agredito delle ragazze lesbiche, colpevoli di essere passate in quella piazza tenendosi per mano.
Le tre diciassettenni, una coppia più un’amica, hanno raccontato l’episodio al TG3: «Eravamo così (prese per mano, ndr) già dalla Stazione di Roma Termini e siamo arrivate a Montecitorio. Appena giunte in piazza un signore sui 40-50 anni ci ha guardato le mani e ci ha detto “Che schifo, schifose!”».
Alcuni insulti sarebbero giunti alle due ragazze in un attacco che è stato in parte ripreso con un cellulare e diffuso in rete. Nel video si vede un uomo, dell’età indicata dalle ragazze, urlare: «Qua non ci dovete stare, qua è roba nostra».
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Nel frattempo, in piazza Santi Apostoli si stava tenendo la manifestazione “Molto più di Zan”, a sostegno della legge. «Il ragazzo che ha organizzato la contromanifestazione – continuano le ragazze – che ha 15 anni, ha preso una spinta e un manganello tirato sotto al polpaccio».
A dare risalto alla notizia è stato inizialmente Pietro Turano. «Dei giovani ragazzi e ragazze di 17 anni circa, mi hanno contattato – dichiara l’attivista LGBT+ e attore di Skam Italia – per raccontarmi la spiacevole aggressione ricevuta ieri dai manifestanti della piazza contro il DDL sull omotransfobia».
«Quanto accaduto ieri nei pressi di Montecitorio, Roma, è inaccettabile – scrive Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center – specialmente perchè avviene contro un gruppo di giovani ragazzi e ragazze, che si sono visti costretti dalle forze dell’ordine ad allontanarsi per evitare il peggio, solo per una stretta di mano. Questo dimostra che la piazza voluta da Salvini e Meloni non vuole libertà di parola, ma soltanto libertà di discriminare e di renderci invisibili».
https://www.facebook.com/gaycenter.it/videos/318923145811068/
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