Secondo un’inchiesta della BBC, sempre più persone si iscrivono a siti come OnlyFans. Il social network basato sugli abbonati è esploso in popolarità tra marzo e luglio, con un numero di nuovi iscritti britannici sul sito che ha raggiunto quota 95.000.
Tra i nuovi utenti, molti si sono trovati sulla pagina pay-per-view cercando di sbarcare il lunario dopo essere stati licenziati durante il periodo di lockdown. Quel che non sapevano era che il postare i propri contenuti sarebbe diventato un vero e proprio impiego a tempo pieno.
«OnlyFans ha pagato il mio affitto, ha pagato il mio cibo, ha letteralmente pagato ogni necessità della mia vita – ha ha detto Mark, un artista che ha perso il lavoro in una società resort a cinque stelle a causa della pandemia – I giovani in questi giorni pubblicano tutto sui social media. Fare soldi è solo un ulteriore passo avanti».
Mark ha stimato di aver guadagnato 1.500 sterline negli ultimi quattro mesi pubblicando immagini semi-nude per gli abbonati con un canone mensile. Ha rifiutato la richiesta di pubblicare foto o video espliciti di atti sessuali, nonostante quello che il pregiudizio sul social ci possa far pensare.
Sulla piattaforma, i follower pagano una quota di abbonamento mensile per accedere alle foto, ai video o ai live streaming dei creatori, con la società che prende una commissione del 20%. Non è solo rivolto a persone che vendono immagini di nudo, ma molti utenti lo fanno.
La crescente visibilità e accettazione del lavoro sessuale online non è relegata a OnlyFans: un’altra piattaforma britannica, AdmireMe, ha registrato un aumento di circa un terzo del suo numero normale di iscrizioni dopo l’inizio del blocco.
«Praticamente è un lavoro su commissione, guadagni solo se lo fai – rivela Lexi, un’istruttrice e spogliarellista che si è ritrovata sul social dopo aver perso il lavoro – È positivo che stia rimuovendo lo stigma del sesso portandolo di più alla vista del pubblico, ma i clienti sono alla ricerca di contenuti più economici man mano che un numero maggiore di utenti si iscrive. Ci sono persone che lo usano per cercare di sopravvivere al momento, per cui non è giusto iscriversi solo per divertimento».
Oltre alla possibilità di essere molestati dai clienti, la privacy è una preoccupazione per gli utenti della piattaforma. Può essere difficile nascondere la propria identità online e i contenuti possono essere rubati. Le foto o i video su tali social possono essere copiati e condivisi altrove, portando via i redditi degli utenti o “trasferendoli” ad amici, familiari o datori di lavoro.
Un portavoce di OnlyFans ha dichiarato: «Oltre ad avere il dovere di aiutare a combattere la pirateria illegale, OnlyFans lotta fortemente per proteggere i contenuti degli utenti». La società ha inoltre affermato di avere un team dedicato che emette notifiche formali di “rimozione” contro perdite segnalate e violazioni del copyright. Oltre il 75% dei contenuti segnalati come rubati è stato rimosso con successo da siti Web quest’anno, ha aggiunto il portavoce.
Le precauzioni non sono mai troppe, però per cui è bene pensare subito al tipo di contenuti che si vogliono pubblicare. «Imposta i tuoi limiti prima di creare i tuoi contenuti – Consiglia Lexi – Ricorda che saranno online per sempre».
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2 thoughts on “«Ho perso il lavoro durante il lockdown, ora pago l’affitto con OnlyFans»”
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