Ci risiamo, J.K. Rowling lo ha fatto di nuovo: ha messo un like ad un tweet in cui veniva manifestato odio contro una persona trangender.
I fatti, questa volta, riguardano l’attivista per i diritti LGBT+ Alex Drummond, un* fotograf* e psicolog* che ormai da anni offre il suo supporto al mondo gay: nat* come maschio, ma essendosi sempre identificat* come donna, oggi, abbraccia il non-binary gender, uno spettro di identità che comprende soggetti che preferiscono non identificarsi, in modo preciso, in un nessuno dei due generi biologicamente dati. Alex, il 15 maggio, è stat* attaccat* da tale Fred Sargeant, un soggetto che si professa anch’egli attivista per i diritti gay, il quale ha twittato quanto segue:
Questo è Alex Drummond, un umano adulto di sesso maschile che afferma di essere una donna lesbica (sì, ha tenuto i suoi attributi e non ha seguito una terapia ormonale) e crede che le vere lesbiche, a cui non piace il pene, siano transfobiche e dovrebbero essere espulse dalla comunità lesbica. Eh sì, questo tipo.
Drummond, in realtà, non ha mai fatto affermazioni di questo tipo.
Puntuale è giunto il like della Rowling. Se si sia trattato di un errore o di un apprezzamento consapevole non è ancora chiaro, ma fa riflettere molto il fatto che i giornalisti di PinkNews abbiano provato, nella giornata di ieri, a chiedere delucidazioni ad un portavoce della scrittrice il quale ha, però, preferito non rispondere alle domande sulla vicenda.
Gli indizi sulla transfobia della madre del maghetto diventano, insomma, sempre più gravi, precisi e concordanti visto che questo episodio si aggiunge ad altri due dei quali ci siamo già occupati in passato.
Immediata la reazione dei fan, transgender e non, della milionaria inglese, i quali si sono mostrati molto delusi dal comportamento della propria beniamina. Uno di loro ha scritto: «Non mi conosci, ma ti ho incontrato quando avevo 6 anni. Eri il mio eroe. E ora stai usando la tua enorme popolarità per screditare e deridere le persone trans».
Seminare odio, soprattutto quando si hanno milioni di ammiratori sparsi in tutto il mondo e, quindi, il potere di influenzarne gli altri, è sempre qualcosa di deplorevole e di deprecabile: la Rowling dovrebbe proprio iniziare a fare i conti con le proprie opinioni da femminista radicale che, con ogni buona probabilità, non piacerebbero affatto nemmeno ad Harry Potter e ad i suoi amici.
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