Ricominciano lentamente le interazioni umane all’aperto con l’inizio della Fase 2 dell’emergenza Covid-19 e, con essa, ricominciano gli episodi di aggressioni omofobe e transfobiche (che avevano trovato posto anche nel corso del lockdown).
Niki Giusino, personaggio televisivo noto per le sue apparizioni nel ruolo di “disturbatore” alle spalle di alcuni inviati dei TG, ha denunciato sui social un pestaggio subito per aver difeso due giovani omosessuali.
«È giusto che sappiate – ha scritto il presenzialista – Oggi attorno alle 14.55 al Parco della Madonnetta a Roma, ero a spasso con il mio cagnolino. Ad un tratto vedo due ragazzi omosessuali correre con dietro tre adolescenti intenti a picchiarli urlando frasi irripetibili riguardo la loro sessualità. Sono intervenuto dicendo loro di farla finita e di continuare a giocare con un pallone come ragazzi normali loro di tutta risposta mi hanno accerchiato e aggredito».
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Nelle foto pubblicate da Giusino, si vede un livido attorno all’occhio destro e un cerotto sopra la guancia sottostante. La vittima di questa folle aggressione ha rassicurato che il suo cane, di nome Rocco, sta bene e ha avvisato che si assenterà per qualche giorno dai social network. «Le mie ferite guariranno presto le vostre menti no! – ha concluso – Grazie a tutta la comunità LGBT che in queste ore sul mio profilo Instagram mi ha espresso solidarietà. E grazie in anticipo a voi tutti per i vostri messaggi di affetto».
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