Lecce, consigliere comunale aggredito e offeso con frasi omofobe

In questi giorni di quarantena la noia interminabile è stata interrotta da chi ha allietato i nostri pomeriggi con canzoni suonate e cantate alle 18 dai balconi. Un fatto turpe e inqualificabile ha riguardato Gianluca D’Elia, consigliere comunale di San Pietro in Lama, nel leccese, che nella sua città tiene concerti dal balcone di casa: un suo vicino lo ha brutalmente offeso e aggredito in due distinte occasioni.

D’Elia, contattato telefonicamente da NEG Zone, ha spiegato che a scatenare l’ira dell’uomo sarebbe stata la sua richiesta di non uscire di casa e avvicinarsi sotto al balcone della propria abitazione al primo piano (dove vive con il suo compagno) durante i suoi spettacoli pomeridiani, come era successo in occasione della sua prima esibizione, ma di rimanere a casa, come prevede il decreto ministeriale.

A tale richiamo, l’uomo avrebbe avuto una reazione a dir poco spropositata. In occasione del Venerdì Santo, mentre il consigliere trasmetteva in diretta la via Crucis sul proprio balcone, il vicino è tornato con fare minaccioso. «Ha urlato in direzione del mio balcone frasi come “Vergogna! Non vi vergognate ric**ioni?!”» ci ha spiegato Gianluca. Oltre agli insulti, è stata danneggiata anche parte dell’impianto utilizzato per i concerti pomeridiani, spingendo il consigliere a chiamare il 112 per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.

Il secondo episodio si è avuto, invece, il giorno di Pasquetta, quando i carabinieri della compagnia di Monteroni sono intervenuti perché qualcuno disturbava la quiete pubblica: una volta giunti sul posto hanno trovato lo stesso vicino del consigliere che, inveendo contro di lui alla presenza degli stessi carabinieri, si lasciava andare a gravi insulti omofobi come «Ric**ioni di me**a» arrivando a confrontarsi con gli stessi carabinieri che lo hanno identificato. Nel frattempo il consigliere ha dichiarato che nei prossimi giorni depositerà una querela nei confronti dell’aggressore.

Solidarietà è stata manifestata in maniera diffusa, tanto dal sindaco di San Piero in Lama e dal vicinato, quanto dal parroco e dai sindaci dei comuni vicini che hanno condannato il gesto. Numerosi anche i messaggi di affetto giunti sulla sua bacheca Facebook.

In serata Arcigay Salento ha manifestato la propria vicinanza: «Esprimiamo solidarietà all’amico Gianluca D’Elia per lo spregevole attacco omofobo ricevuto. La violenza, sia quella fisica ma ancorpiù quella verbale lascia segni indelebili nella vita delle persone e non dovrebbe essere mai uno strumento da utilizzare nelle relazioni tra individui. Questi episodi sono l’esempio plastico e tangibile di quanto sia assolutamente urgente una legge regionale e nazionale contro l’omolesbobitransfobia. Auguriamo all’aggressore la possibilità di una serena e profonda riflessione sull’errore commesso e un ravvedimento che contenga le scuse a Gianluca e all’intera comunità LGBT+».

Una dichiarazione è stata rilasciata anche da Luca Parente, presidente di ACQUE – Associazione per la Cultura QUEer: «La nostra associazione è vicina a Gianluca D’Elia, colpito dall’ennesima aggressione di natura omofobica in Salento. La vicenda è incommentabile, ancor più tenendo conto del periodo storico che stiamo vivendo, che dovrebbe unire e non dividere, prediligere la strada del rispetto a quella della violenza. La vicinanza della comunità intera alla vittima è stata encomiabile, ma ancora una volta si rivela estremamente necessaria una legge regionale e nazionale che tuteli le vittime di omobitransfobia, legge che ci auguriamo arrivi presto».

https://www.facebook.com/gianluca.delia.56/videos/10216814524538785/

 

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