Vladimir Luxuria commenta la nuova canzone di Fedez con una shade

Non cessano le polemiche sul testo de “Le feste di Pablo”, la nuova canzone di Cara e Fedez, nella quale il rapper canta dei versi di cattivo gusto in cui allude ai genitali di una donna trans.

Tra i tanti commenti di indignazione che sono giunti sui social, degno di nota è il tweet di Vladimir Luxuria: «Nel brano di Fedez e Cara “Le feste di Pablo” si allude alle trans “Pablo sei un pacco, tipo tipa con la sorpresa”: è vero, noi trans sappiamo sorprendervi con la nostra umanità per coloro che hanno la sensibilità artistica di raccontarci come fece De André e non di denigrarci». 

Con la solita pungente ironia, l’attivista riesce a dare una luce positiva a quei versi che emanavano transnegatività, mettendo a confronto i versi del rapper milanese con quelli del cantautore genovese, che nel brano “Prinçesa” raccontava la storia di una persona transgender con grande profondità e poesia.

«Il meglio della cultura viene sollecitato da persone che si trovano in minoranza e che proprio per i loro doni vengono emarginate e all’occorrenza perseguitate – disse De André parlando della sua canzone – Un esempio classico sono gli individui che nascono con caratteristiche esteriori appartenenti a un sesso che non corrisponde alla loro identità più profonda». Da notare la proprietà di linguaggio con cui, diversi decenni fa, il cantautore parlava del tema.

Un flashmob virtuale

PeopAll, laboratorio politico del Cassero LGBTI center di Bologna, ha dato vita a un flashmob virtuale per denunciare i versi della canzone di Cara e Fedez, ritenuti «beceri» e «normativi».

Per partecipare occorre fare un video mentre si ascolta la canzone “Le Feste di Pablo” e, quando al minuto 1:19 Fedez canta la frase «Pablo sei un pacco tipo la tipa con la sorpresa» mostrare il proprio disappunto e denunciane la transfobia. PeopAll invita poi a caricare il video sulle storie di Instagram o di Facebook, taggando @peopall, @casserolgbticenter e @fedez, e usando l’hashtag #STOPTRANSFOBIA.