Lockdown in Argentina, vittime di violenza di genere e omofobia possono uscire per chiedere aiuto

In seguito ad un aumento dei casi violenza domestica in regime di lockdown in Argentina, la ministra Elizabeth Gómez Alcorta a capo del dicastero per la donna, il genere e la diversità ha annunciato che le donne e le persone LGBTI+ saranno eccezionalmente esentate dall’obbligo di quarantena per avere la possibilità di denunciare i loro aguzzini.

Questa misura si accompagna ad altre iniziative già attive nel Paese, quali ad esempio quella di considerare il numero 144 – numero di emergenza per denunciare la violenza di genere – un servizio indispensabile; ancora, la previsione, in accordo con le organizzazioni sindacali e universitarie, di mettere a disposizione i loro edifici come rifugi per violenza di genere (ciò per sopperire alla carenza nel paese di luoghi deputati alla sicurezza e tutela delle vittime di violenza di genere, luoghi che sono in via di costruzione).

Come si può leggere nel testo pubblicato in Gazzetta ufficiale: «Saranno considerati casi di forza maggiore, tutte quelle situazioni in cui le donne o le persone LGBTI da sole o insieme ai loro figli e le loro figlie lasceranno le loro case per presentare le relative denunce penali riguardanti atti di violenza o usciranno per richiedere aiuto».

È questo uno strumento molto importante nella lotta alla violenza subita da donne e persone LGBTI, soprattutto in un momento in cui la quarantena obbliga le vittime ad essere continuamente a contatto con i propri aguzzini, diminuendo la possibilità che queste possano chiedere aiuto e aumentando il rischio che siano vittime di varie forme di violenza.

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