Tra gli effetti collaterali delle restrizioni imposte dal Governo per far fronte all’emergenza sanitaria in atto, c’è quello che si sono ridotti i casi di omofobia. O almeno, sono diminuiti gli insulti e le aggressioni nei luoghi pubblici, mentre chi vive con familiari omofobi si trova in una situazione ancora peggiore di quella che era la quotidianità prima dell’insorgere della pandemia.
C’è, tuttavia, chi riesce a rendere insopportabili anche quei pochi minuti a settimana in cui è possibile uscire di casa, vale a dire per fare la spesa, con commenti omofobici e machisti. È quello che racconta Mauro Cioffari, cittadino romano e redattore per GaiaItalia.com, che mentre era in fila alla cassa ha assistito in prima persona all’inopportuno commento del dipendente di un supermercato nei confronti di un cliente che aveva acquistato un balsamo labbra in una confezione viola.
«Questo è un burrocacao da fr**io» avrebbe esclamato il cassiere, pensando di essere simpatico. Così Mauro ha deciso di cambiare supermarket e ha pubblicato un post su Facebook in cui scrive: «Piuttosto che vedere offesa la mia dignità preferisco morire di fame. I miei soldi non li vedrete mai più».
Anziché scusarsi, il cassiere avrebbe poi inseguito Cioffari fuori dal negozio per chiedere al cliente di ridisporre la merce che aveva messo nel carrello. Quando questo gli ha fatto presente di essere omosessuale e di sentirsi offeso per la sua battuta, la risposta non sarebbe stata delle più originali: «Ho tanti amici gay».
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