Il braccio destro di RuPaul nella celebre Drag Race, Michelle Visage, si racconta senza filtri e a 360 gradi in un’intervista al The Guardian, dalla propria sessualità ai suoi primi passi nell’arte drag e nel vougueing, lo stile di danza nato nei gay club.
La cantante e ospite televisiva spiega che si trasferì a 17 anni nella New York degli anni ’80 per iscriversi a una scuola di recitazione, con un documento falso inviatole da sua madre. Qui cominciò a frequentare la scena delle sale da ballo gay, proprio negli anni in cui molti morivano di AIDS e vedeva i parenti dei suoi amici «non venire ai loro funerali a causa della vergogna, non era proprio necessario. È stato così tragico».
In quegli anni, ebbe delle relazioni con delle donne, ma nonostante ciò lei oggi non si identifica bisessuale. Per Michelle fare coming out come bisessuale a quell’epoca «non era proprio cosa» e ritiene di non esserlo mai stata: «Se vedevo una ragazza carina ed ero attratta da lei, perché no? Non voglio togliere nulla a qualcuno che sta davvero vivendo uno stile di vita bisessuale».
Michelle Visage si sente tuttavia parte del movimento LGBT+ in quanto ally e bio queen, tant’è che ha un tatuaggio sulla gamba con la scritta “drag queen”. «Di recente le persone hanno messo in dubbio il mio posto all’interno della comunità – afferma la giurata di RuPaul’s Drag Race – Il che è ingiusto, perché sono stata un’ally per oltre 30 anni. Quindi mi considero parte della comunità. So quanto la comunità abbia lottato per arrivare dove siamo oggi, quindi non è il momento di iniziare a dire che non puoi sederti con noi. Dovremmo essere inclusivi».
La cantante originaria del New Jersey racconta, inoltre, cosa significava per lei essere la prima donna cisgender e borghese ad essere ammessa alla house of drag dei Magnifiques: «Mi sono sentita davvero speciale e mi sento ancora davvero speciale. Mi ha cambiato la vita perché quella ragazza, una volta non eccezionale, era presente con un intero gruppo di persone. Quando stavamo bighellonando ai moli di Christopher Street, facendo vogueing e divertendoci, non c’era mai negatività, eravamo semplicemente una famiglia. È stata la sensazione più incredibile del mondo».
E a proposito di vogueing, la Visage svela di avere ispirato Madonna, che fece uscire il video di Vogue poco dopo averla vista ballare quello stile nel leggendario Love Ball. «Era ed è tuttora la mia ultima diva» confida Michelle, che racconta il proprio stupore quella volta che durante il tour la vide vestita con il suo stesso look, ovvero in ginocchiere e con una coda di cavallo alta: «Ero tipo: “Che ca**o?” Me lo ha rubato? Non lo so, ma sicuramente ha frequentato la mia stessa cerchia, le stesse persone».
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