Gli ultimi mesi sono stati davvero duri. Le conseguenze del Coronavirus sono state devastanti a livello globale, obbligando molte persone a stare chiuse in casa, cambiando le abitudini di vita, dovendosi adattare a nuovi ritmi e trovando soluzioni creative per quella che prima era la normalità: come andare a fare la spesa, andare a correre al parco o in comune… magari a sposarsi.
Con la pandemia molte delle cerimonie nunziali sono state completamente annullate, alcune coppie quindi stanno posticipando di qualche mese la loro yes-date o si stanno affrettando a dire il fatidico sì prima dei lockdown delle città.
Questo è stato il caso di Mitch e Brian, che non avrebbero mai immaginato il loro grande giorno in questo modo. Sebbene si siano fidanzati ufficialmente durante un viaggio a Provincetown la scorsa estate, i due uomini non avevano nessuna intenzione di sposarsi la settimana passata. Ma la pandemia ha cambiato le carte in tavola.
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Con il sottofondo musicale del traffico di Manhattan e il loro monolocale come set, i due sposini si promessi amore per sempre. Mitch ha rivelato a Pink News di lavorare per un ente no profit di arte e cultura e che al sorgere della pandemia, ha temuto le conseguenze che questa emergenza avrebbe potuto avere sulla sua carriera. Perdendo il lavoro non avrebbe più potuto permettersi l’assicurazione sanitaria ed oggi come mai, nessuno vorrebbe perderla.
«Abbiamo pensato che fosse una buona idea – ha detto Mitch – In questo modo anche se perdessi il lavoro, potrei essere aggiunto all’assicurazione sanitaria di Brian come componente familiare. Quindi, giovedì scorso, abbiamo rotto il nostro auto-isolamento e siamo andati al municipio per il nostro certificato di matrimonio». Giusto in tempo, il giorno prima della chiusura ufficiale fino a nuove istruzioni.
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Il municipio disse loro che avrebbero potuto sposarsi solamente se la loro licenza fosse stata firmata da un ufficiale e spedita per posta. Fortunatamente, un collega di Brian è autorizzato ad officiare matrimoni. I due uomini hanno quindi ottenuto la licenza e sono tornati di corsa nel loro monolocale.
«Il nostro monolocale non è esattamente la location dei nostri sogni ma sembrava la cosa più giusta ed è stato emozionante avere il supporto di tutti quelli che erano presenti… Festeggeremo in grande una volta che avremo il permesso di uscire di nuovo» ha detto Brian, che insieme al proprio marito ha optato per una soluzione più safe di quella delle due concittadine che si sono sposate in strada.
La cerimonia ha avuto luogo con il collega ufficiante e due amici come testimoni, tutti rigorosamente ad un metro di distanza. I due sposini hanno fatto sapere al mondo del lieto evento apponendo un cartello sulla scala antincendio del loro appartamento che diceva «Just Married (still quarantined)», ovvero «Appena sposati (ancora in quarantena)».
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2 thoughts on “Coronavirus, coppia gay si sposa in casa durante il lockdown”