Eurovision, la band russa Little Big deride il Pride con frasi omofobe in un video

Un video mostra il gruppo russo Little Big, selezionato per partecipare all’Eurovision Song Contest 2020, commentare con espressioni omofobe il Pride di Bruxelles.

Quando gli eurofan LGBT+ hanno visto il video ufficiale di Uno, la canzone proposta dai Little Big, hanno tirato un sospiro di sollievo. Dall’omofoba Russia arrivava, infatti, un video caratterizzato dai colori della bandiera dell’orgoglio trans e in cui si faceva satira contro il leader Kadyrov, coinvolto nelle numerose torture ai danni della comunità LGBT+ cecena.

Di recente, però, il blogger lituano Geizeris, ha pubblicato su YouTube un video girato al Belgium Pride del 2017 in cui i membri della band deridono le persone LGBT+ e si chiedono il perché dell’assenza di un pride per gli etero.

Il vlog inizia con Ilya Prusikin, leader della band, che elogia un club per aver esposto una bandiera arcobaleno. «Guarda quanto è carino, lì vive qualcuno a cui piace l’arcobaleno – dice – È bellissimo quando alle persone piace l’arcobaleno».

Il commento, per quanto sui generis, sarebbe sembrato un po’ naïf se non fosse stato per la replica del collega Anton Lissov: «Sono i fr**i che appendono quelle cose con gli arcobaleni, probabilmente a loro piace l’arcobaleno, ma sicuramente sco**no il c*lo».

Il video continua con Prusikin che, prima di passare tra la folla presente alla parata, finge di disfarsi di un treppiede «perché potrebbe attirare i fr**i». Quando Lissov gli chiede dove lo avesse nascosto, lui dice di non saperlo, zoppicando vistosamente come ad alludere che lo avesse inserito nell’ano.

La ciliegina sulla torta di questo video di pochi minuti è il chiedersi il perché di una parata per il Pride. «Perché le persone a cui piace il sesso anale tra uomo e uomo o il sesso vaginale tra donna e donna tengono sfilate? – dice Prusikin – Perché non ci sono sfilate per coloro a cui piace inserire il loro “willy” nella vagina delle donne? Facessero un Pride per gli amanti della vagina, ci andremmo tutti».

Successivamente, la band viene riconosciuta da un fan che chiede un selfie e Prusikin borbotta: «La prossima volta fingo di non essere io. Mi mette a disagio essere riconosciuto in un evento come questo».

https://www.youtube.com/watch?v=KdTqnVbRFN0&feature=youtu.be

«Siamo molto tristi nel vedere che i rappresentanti russi non condividono le idee di tolleranza e accettazione – ha dichiarato a PinkNews l’attivista lituano Tomas V Raskevičius che ha contribuito a rendere virale il video – Data la disastrosa situazione dei diritti umani LGBT+ in Russia, vogliamo essere sicuri che le persone sappiano quali idee Little Big sta cercando di vendere in Europa. L’Eurovision Song Contest è un evento importante per molte persone LGBT+ in tutta Europa, soprattutto in quei Paesi in cui si registrano ancora violazioni dei diritti umani».

Con l’augurio che le idee omofobe della band siano cambiate nel corso di questi due anni, aspettiamo la risposta ufficiale del comitato organizzativo dell’Eurovision Song Contest che, al momento, ancora non è arrivata.

EDIT 19/03/2020 14:59: In molti sostengono che il gruppo abbia fatto dell’ironia nel video al centro della polemica e che l’obiettivo fosse quella di ridicolizzare i comportamenti dei propri connazionali omofobi. Se è così, non può che farci piacere, anche se rimaniamo dell’avviso che sia inappropriato pubblicare un video con un linguaggio omofobo, a prescindere dall’intento, e che forse bisognerebbe veicolare meglio il messaggio dato che la notizia è stata ripresa da quotidiani di tutta Europa. Ognuno può farsi la propria idea guardando il video incorporato nell’articolo con i sottotitoli in inglese (che abbiamo tradotto in italiano in questo articolo).

6 thoughts on “Eurovision, la band russa Little Big deride il Pride con frasi omofobe in un video

  1. Che stupidità che avete inventato e scritto.Vergoniatevi!!! Cosa ce di Cadirov qui? E solo un ragazzo che balla e ha la sua storia particolare.Non centra la canzone niente con omofobia .Falsi che siete!

    1. Cara Svetlana,
      dove hai letto che diciamo che la canzone è omofoba? E chi è Cadirov? Sei sicura di aver compreso il testo dell’articolo? Abbiamo riportato le frasi dette da alcuni commponenti della band nel video girato al Pride di Bruxelles e la denuncia di un attivista lituano. Se pensi che ci sia un errore nella traduzione dal russo puoi fornirci la tua versione.

      Grazie.

  2. Io non vedo l’utilità di questo articolo.
    Avete montato su una storia basandovi sul niente.
    Posso capire se ci fosse stata una presa in giro alla comunità LGBT+ nella canzone, ma non c’è proprio stata.
    E poi perché farsi tutte queste paranoie per un video fatto dai membri della band ad un pride dove fanno satira?

    Se non accettate neanche un po’ di satira ed ironia mi dispiace, ma quest fa di voi degli egoisti ed egocentristi.
    Avete ottenuto i diritti che tanto volevate e adesso ve ne state approfittando, nascondendovi dietro alle parole “omofobo e/o sessista”. In questo modo, anche se siete nel torto più marcio, fate la parte delle vittime e passate dalla parte della ragione.

    Secondo.
    Io nel videoclip di Uno, non ho visto e sentito nessun riferimento a favore della comunità LGBT+, questo per riattaccarmi al discorso iniziale.

    Terzo.
    Il gruppo è nato con l’idea di fare satira ed ironia su qualsiasi cosa. Quindi non vedo il problema se avessero della satira o ironia sulla comunità LGBT+.

    In definitiva, avete scritto un articolo sul nulla, basandovi sul nulla

    1. Caro Franco,
      per definizione la “satira” si fa nei confronti dei potenti e non dei discriminati.

      Tra l’altro il fatto che tu ritenga che abbiamo raggiunto i pieni diritti, quando non possiamo avere una famiglia, veniamo di continuo insultati e aggrediti, discriminati sul lavoro e molto altro, la dice lunga sulla tua preparazione sull’argomento.

      Saluti.

      1. Sinceramente non so che cognizione avete della satira. Ma se è quella citata sopra, non ci siamo proprio e avete cannato di brutto. Io vedo satira fatta ad esempio sui nerd, e mi sembra che siano più discriminati anche di voi, o meglio ancora sui meridionali o sui settentrionali, e nessuno che dice niente o si indigna.

        Questione satira a parte
        Avete ottenuto i diritti che volevate, se poi la gente non lo accetta perché hanno le loro fisime mentali, non è di certo un problema mio.
        Secondo. Sulla questione famiglia, io non ho alcun problema se volete sposarvi e vivere come delle coppie normali.
        E non ho alcun tipo di problema se volete avere dei figli, a patto che però siano solo di natura adottiva, o ereditati da una relazione precedente dell’altro partner. Potete far quel che volete dopo tutto sono scelte che si prendono o situazioni che si verificano fin dalla nascita (o da quando si comincia ad avere memoria).
        Basta solo che non cominciate a pretendere di avere figli in maniera naturale, perché allora lì si sconfina, e non va bene. E sono quasi convinto che sia questo il motivo per cui menzionate di non poter fare una famiglia. Soprattutto sulla questione dell’utero in affitto, pratica che dovrebbe essere resa illegale in quanto uguale se non peggio della prostituzione.

        Questione insulti e aggressione contro la comunità LGBT+, la gente è stupida e finché le vecchie generazioni non spariranno, purtroppo ci sarà sempre chi vi insulterà o vi aggredirà, o dirà ai propri figli di farlo.

        Sulla discriminazione sul lavoro, stesso discorso di prima. Le vecchie generazioni non accettano la cosa, mentre quelle più giovani sono molto più inclini ad accettarvi e a trattarvi come persone normali, io compreso.

        Quindi, prima di dire che non sono preparato sull’argomento e fare accuse, fate domande e poi alla risposta potete dire se uno è preparato o meno, perché è grazie alle accuse che fate ogni volta senza motivo, perché vi sentite chiamati in causa, che dopo ricevete gli insulti. Il che vuol dire che raramente, siete anche voi che ve le cercate

        1. Caro Franco,
          dico che sei impreparato sull’argomento perché affermi che abbiamo avuto tutti i nostri diritti. Le coppie omosessuali in Italia e in altri Paesi europei NON possono adottare e la gestazione per altri è un discorso che merita un’analisi meno semplicistica di quella che hai fatto nel commento. In Italia non esiste ad esempio l’aggravante per la discriminazione di stampo omotransfobico, a differenza del razzismo. In tutto il mondo, le persone omosessuali hanno meno probabilità di essere chiamate ad un colloquio di lavoro rispetto a una persona eterosessuale. I giovani LGBT+ hanno un più alto tasso di suicidi. Non parliamo poi dei diritti delle persone transgender o non-binary.

          Quindi, tu, etero cisgender, che vieni a spiegarci che dobbiamo essere grati di quelle 4 briciole di diritti che ci sono stati riconosciuti solo di recente, sei a dir poco supponente. Oltre a essere, ripeto, molto impreparato sul tema.

          Saluti.

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