Lo scorso 21 febbraio la ballerina Camila Prins è stata la prima donna dichiaratamente transgender a ricoprire il ruolo di madrinha da bateria al Carnevale di San Paolo in Brasile.
Il ruolo di “madrina” della sezione di batteria di una scuola di samba è un ruolo iconico combattuto da dozzine di modelle e celebrità televisive. Il compito di queste donne, solitamente molto sensuali, è quello di ballare in maniera coinvolgente per 65 minuti di fronte ai batteristi, usando le gambe per guidare il ritmo della musica mentre i giudici valutano la sfilata della scuola.
Camila racconta di aver capito di essere una donna a undici anni proprio durante un Carnevale quando a lei e ad altri ragazzini venne concesso di indossare abiti femminili come travestimento. La donna ha lavorato come ballerina professionista per 20 anni e, sebbene viva in una piccola città della Svizzera con suo marito, si esercita tutto l’anno ascoltando di continuo la samba.
La prima volta che Camila Prins si è esibita come madrina di una scuola di samba è stata nel 2018, nella seconda divisione del campionato del Carnevale di San Paolo. «Molti guardavano altrove, pensando che quello non fosse un ruolo adatto a me, perché per loro non sono una “vera donna” – racconta la ballerina a NBC News – Poi, poco a poco, li ho conquistati con la mia danza». Proprio per questo clima di diffidenza e transfobia quella del Colorado do Brás, una scuola entrata di recente nella top league delle scuole di samba di San Paolo, è stata una scelta coraggiosa e simbolica, tenendo conto delle numerose aggressioni che vedono vittime le donne transgender in Brasile.
Nonostante il Brasile sia lo Stato al mondo con la più alta percentuale di persone transgender o travestite, infatti, solo nel 2019 ammontano a 124 gli omicidi commessi per transfobia nella nazione di Bolsonaro. «Dobbiamo essere orgogliosi di Camila e sperare che il suo messaggio simbolico ci permetta di pensare a ridurre la violenza contro le persone trans – ha dichiarato Keila Simpson, presidente della Associação Nacional de Travestis e Transexuais – Non disponiamo di dati ufficiali, ma durante il Carnevale i casi di violenza contro di noi aumentano vertiginosamente».
«Mi sono sentita benedetta per quello che mi sta accadendo – ha dichiarato Camila – Sono venuta qui per tenere alta la mia bandiera e ballare la samba di fronte al pregiudizio, per tutta la comunità LGBT. Arriverà un giorno come questo per ogni ragazza trans. Sono solo la prima, le altre mi seguiranno».
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