Gli operatori della salute nel Regno Unito, potranno rifiutare i trattamenti ai pazienti omofobi, sessisti e razzisti.
Attualmente, il personale può rifiutarsi di trattare pazienti non critici che sono verbalmente aggressivi o fisicamente violenti nei loro confronti, ma da Aprile questa protezione si estenderà a qualsiasi forma di molestia, bullismo o discriminazione, comprese le osservazioni omofobe, sessiste o razziste.
Queste nuove regole sono state annunciate a seguito del rilascio del sondaggio del personale dell’NHS (National Health Service) del 2019, che ha mostrato che oltre un quarto dei lavoratori sono stati vittime di bullismo, molestie o abusi nell’arco di un anno. A comunicare la notizia è stato il Segretario di Stato alla Salute Matt Hancock che, secondo quanto riportato da Sky News, ha scritto ai membri dell’NHS per annunciare misure più incisive per indagare su abusi e molestie nei confronti del personale, affermando che «nessun atto di violenza o abuso è da considerarsi minore».
«Troppo spesso sento storie in cui le persone che stai cercando di aiutare diventano violente – ha continuato il Segretario – È terrificante come qualsiasi paziente possa aggredire un membro dell’NHS, ma essere aggrediti o maltrattati non fa parte del lavoro». Hancock ha anche annunciato che un nuovo accordo con le forze dell’ordine faciliterà il perseguimento dei crimini d’odio in cui i lavoratori dell’NHS sono vittime dichiarando che «tutti i crimini di odio contro il personale dell’NHS devono essere investigati con cura, compassione, diligenza e impegno».
Mentre nel Regno Unito ci si muove in una direzione di rispetto verso le minoranze, negli Stati Uniti avviene esattamente l’opposto. Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani dell’amministrazione Trump ha emanato nel 2019 una norma che amplierebbe le esenzioni religiose per gli operatori sanitari, permettendo, ad esempio, ad un autista di ambulanza di espellere per motivi religiosi o morali dal proprio mezzo una paziente dopo aver appreso che questa necessiti di un aborto d’urgenza. Per fortuna sono già tre i giudici federali che hanno rigettato la legge ritenendola anticostituziole e sostenendo che violi altre leggi, prime tra tutte quelle contro l’abbandono del paziente.
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