Se pensavate che il Festival di Sanremo 2020 fosse un evento lungo, altro non era che solo il riscaldamento per la cerimonia dei 92esimi Premi Oscar che si sono tenuti stanotte presso il Dolby Theatre di Los Angeles, in California!
Nonostante una passata edizione piuttosto variegata dal punto di vista delle nomination e dei vincitori, con degli ex-candidati appartenenti alle comunità afro-americana e a quella LGBT+, quest’anno gli Oscar sono stati accusati di aver fatto un enorme passo indietro in tema di diversità e promozione della stessa. Tra tutti i 20 nominati per le categorie recitative nessuno si identifica come parte della comunità queer, nonostante due di essi, ossia Margot Robbie in Bombshell e Antonio Banderas in Pain and Glory, abbiano interpretato dei personaggi LGBT+ nei loro rispettivi film.
A omaggiare le persone LGBT+ ci ha però pensato la cantante non-binary Janelle Monáe che, in occasione della performance di apertura (qui il video) si è detta orgogliosa di essere presente come artista queer e ha cantato insieme a Billy Porter, che ha sfoggiato un altro dei suoi abiti anticonformisti rispetto agli stereotipi di genere.
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L’unico premio assegnato ad una persona omosessuale è stato quello vinto da Elton John e Bernie Taupin per la Best Original Music, col singolo (I’m Gonna) Love Me Again, tratto dal biopic sulla vita del celebre baronetto inglese Rocketman, il quale è stato ampiamente snobbato dagli Academy non centrando né la nomiantion come Miglior Attore Protagonista per Taron Egerton né quella come Miglior Film nonostante essere stati piuttosto favoriti entrambi come papabili alla vittoria della statuetta d’oro.
#Oscars Moment: @eltonofficial and Bernie Taupin win Best Original Song for “(I’m Gonna) Love Me Again” from @rocketmanmovie. pic.twitter.com/IiW5mxyeXg
— The Academy (@TheAcademy) February 10, 2020
Uno dei momenti più toccanti della cerimonia, è stata l’esibizione di Billie Eilish, icona LGBT, sulle note di Yesterday durante il segmento dell’In Memoriam in cui si ricordano tutti gli addetti al mondo del cinema che ci hanno lasciato recentemente. La giovane artista 18enne, vincitrice di ben 5 Grammy Awards, è stata presentata insieme al fratello Finneas da Steven Spielberg per poi procedere con una delicatissima e poetica interpretazione del brano. Altro non c’è stato da dire: la giovane cantante è stata premiata con una standing ovation, quasi infinita, da tutto il pubblico in sala.
Il momento più importante della serata è stato, sicuramente, il discorso del neo-vincitore della categoria Miglior Attore Protagonista Joaquin Phoenix, nominato per il film Joker. Nel suo discorso, l’attore ha ribadito l’importanza del farsi voce per i diritti di tutti: «Dobbiamo lottare contro l’idea che una razza, un’idea, sia impunemente dominante rispetto ad un’altra […] il dono più grande che mi ha dato il cinema è quello di poter dare voce a chi voce non ce l’ha. È arrivato il momento di iniziare a farci portavoce di altre cause. Penso molto ad alcune delle questioni allarmanti che affrontiamo collettivamente. Credo che a volte siamo visti come persone che difendiamo cause diverse, ma io vedo una comunanza di punti di vista».
Phoenix ha parlato, tra le altre cose, dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender: «Sia che si parli di disuguaglianza di genere o di razzismo o di diritti delle persone LGBT, delle popolazioni indigene e degli animali, stiamo parlando di combattere l’ingiustizia. Penso che siamo molto disconnessi dalla natura e molti di noi sono colpevoli di una visione egocentrica del mondo». L’attore ha concluso con un invito ambientalista: «Rapportandoci così con la natura, la distruggiamo. Commettiamo crimini contro gli animali. Abbiamo paura dell’idea di cambiare, ma dovremmo usare l’amore e la compassione come principi di guida».
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