È una performance che rimarrà negli annali quella di Shakira e Jennifer Lopez, le due popstar che hanno acceso gli spalti in occasione del centesimo anniversario del Super Bowl, il famosissimo campionato statunitense della National Football League. Le due icone gay si sono esibite all’interno dell’halftime show, dando prova delle proprie doti canore e di ballerine, ma soprattutto lanciando una chiara provocazione a Donald Trump: sono anche gli stranieri ad aver reso grande l’America.
Al termine delle loro esibizioni in solitaria sul medley dei loro più grandi successi, le due performer si sono riunite sul palco per comunicare l’importanza delle diversità in un Paese come gli Stati Uniti. Dopo che Shakira ha accompagnato alla batteria un gruppo vocale di bambine che hanno cantato Born in the U.S.A. (“Nat* negli USA”) all’interno del simbolo del genere femminile, J.Lo ha fatto irruzione sul palco al grido di Let’s get loud (“Andiamo forte”/”Facciamo rumore”) con addosso una bandiera di piume double face: da un lato a stelle e strisce, dall’altra portoricana. La hit della Lopez è stata poi mashuppata con Waka Waka della cantante colombiana, un omaggio al Vecchio Continente. Su Instagram Jennifer Lopez ha ringraziato Shakira, i due rapper J Balvin e Bud Bunny, aggiungendo «Portorico e Colombia sono molto alti oggi» e gli hashtag #LatinoGang e #GirlPower.
Messaggi politici a parte, lo show è stato da urlo e ha fatto in poche ore il giro del mondo, con più di 13 milioni di visualizzazioni YouTube in una sola notte.
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2 thoughts on “Caro Trump, al Super Bowl Shakira e J.Lo hanno fatto la storia e l’America great again”