Fa certamente notizia, al giorno d’oggi, che un’amministrazione comunale di centro-destra conceda il patrocinio a una manifestazione come il Pride. Succede a Ragusa, dove il sindaco Giuseppe Cassì, un ex cestista, è appoggiato da alcune liste civiche e da Fratelli d’Italia. «Ogni iniziativa che mira a combattere la discriminazione di qualsiasi forma e tipo non può non trovare il supporto della nostra Amministrazione e del Comune che è la casa di tutti i cittadini – ha scritto Cassì in un post Facebook – Abbiamo così deciso di concedere il patrocinio al primo Ragusa Pride, accogliendo la volontà delle diverse realtà proponenti per un evento sobrio, mirato all’inclusione e all’informazione».
La decisione, apparentemente condivisa da tutta la maggioranza, pare però aver creato degli imbarazzi all’interno del circolo territoriale del partito sovranista di Giorgia Meloni, che ha sentito il bisogno di “correre ai ripari” con una nota in cui viene sottolineato che «la decisione di concedere il patrocinio del Comune di Ragusa è stata presa dal sindaco senza il nostro coinvolgimento, ipotizziamo perché già presa prima del nostro ingresso in Giunta». Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Alessandro Sittinieri, ha poi tenuto a rassicurare che «la manifestazione sarà orientata all’insegna della sobrietà e della pacatezza» e, citando testualmente il sindaco, «senza carnevalate ed esibizionismi».
Le parole dell’avvocato Sittinieri palesano la preoccupazione dell’eventualità che nei tre giorni di eventi arcobaleno dal 19 al 21 giugno ci possano essere troppe parrucche o un perizoma di troppo. Tanto che nella parte finale del comunicato, l’avvocato aggiunge: «Ove tali promesse non dovessero essere rispettate, siamo certi (e auspichiamo) che il Sindaco saprà poi prendere i dovuti provvedimenti». Non è chiaro quali siano le misure a cui si riferisce il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, ma su Facebook c’è chi ha già promesso: «Vado subito a cercare il mio abito da drag queen per l’occasione!».
Leggi anche:
-
Gli audio omofobi choc del primario e candidato sindaco per il centrodestra: «Tutti nel forno crematorio»
-
Onda Pride: oltre il milione a Roma, resistenza queer anche a Torino, Catania e Bergamo
-
La classifica dei Paesi UE più inclusivi per i professionisti LGBTQ+: tanta strada da fare per l’Italia
-
Inclusività nell’infinito: la NASA lancia una nuova bandiera arcobaleno cosmica
-
Farida Kant: la mia esperienza a Drag Race Italia
1 thought on “Ragusa Pride, il sindaco dà il patrocinio «ma senza carnevalate ed esibizionismi»”