! * Cronaca

A Roma e Vicenza due sfregi ai deportati omosessuali nella Giornata della Memoria

In occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, si sono registrati nel nostro Paese due nuovi episodi a sfondo omofobico, che si aggiungono a quelli dal carattere antisemita e razzista degli ultimi giorni.

A Torrebelvicino, provincia di Vicenza, fuori dalla sede del PD, ha fatto la sua comparsa un volantino con su scritto: «27 Gennaio giornata della memoria. Ricordiamoci di aprire i forni: ebrei, rom, sinti, fro*i, ne*ri, comunisti ingresso libero».

A firmare il messaggio una svastica e la sigla “SS VI”, che indica la milizia speciale tedesca di Verona. Ad impreziosire il bigliettino anche la scelta dell’utilizzo di un font gotico per le lettere, atto a rendere più forte il richiamo nazista del messaggio.

Non è questo, però, l’unico sfregio alla memoria compiuto dalle forze neonaziste nell’ultima settimana. Infatti, oltre alle scritte razziste a Mondovì, Brescia e Torino, la mattinata dello scorso 28 gennaio è stata segnata dalla scoperta di un atto vandalico ai danni del monumento «Tutti potenziali bersagli» sito a Roma con lo scopo di ricordare le vittime dell’omocausto, vale a dire l’olocausto degli omosessuali.

Ora, l’assessora alle politiche sociali e ai diritti LGBT Alessandra Aluigi e il delegato della rete Ready del Municipio di Roma VIII Alessandra Aluigi, con il sostegno anche dell’Anpi, hanno chiesto in una nota alla Sindaca di Roma Virginia Raggi di muoversi per il restauro del monumento già da tempo degradato e unico simbolo della Capitale del sostegno alla comunità LGBT+.

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