Secondo un sempre più alto numero di esperti, gli individui MSM (uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini) dovrebbero fare annualmente un controllo tramite tampone anale per verificare la presenza di carcinomi che coinvolgono le cellule squamose.
La maggior parte dei tumori all’ano è causata da alcuni ceppi di Papilloma virus (HPV), responsabili, tra le altre cose, anche di alcuni tumori a cervice, pene e gola. Nonostante un cancro nella zona anale abbia un’incidenza piuttosto bassa rispetto agli altri tipi di tumore, la larga diffusione dell’HPV ha preoccupato diversi medici in quanto, molto spesso, chi è affetto da questo virus non riscontra alcun sintomo.
Da uno studio condotto da un gruppo di ricerca del Center for Health Services Research della University of Texas con sede a Houston, è emerso che la mortalità per questo tipo di neoplasie è raddoppiata tra il 2001 e il 2016. «Sono un convinto sostenitore dello screening per tutti gli individui MSM, in particolare chi svolge un ruolo passivo, nonostante la maggior parte degli studi sia stata condotta su MSM positivi all’HIV» ha dichiarato il dottor Evan Goldstein, esperto di patologie del tratto anale, al magazine Queerty.
Secondo il medico, uno screening accurato non si dovrebbe limitare solo al tampone anale, ma dovrebbe necessariamente coinvolgere una più completa indagine anamnestica, al fine di valutare i fattori a rischio nel comportamento sessuale dei pazienti, e un esame più approfondito con endoscopio flessibile, da fare con frequenza annuale.
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