Eminem partecipa alla #DollyPartonChallenge: al posto di Tinder c’è Grindr

La #DollyPartonChallenge, il gioco lanciato sul web dalla cantante di Jolene, ha conquistato tutti. Sono migliaia, forse milioni, gli utenti che in tutto il mondo hanno proposto la propria versione su 4 diversi social network: la foto professionale su LinkedIn, quella seria ma meno impegnata su Facebook, un’altra più disinibita su Instagram e la foto d’acchiappo su Tinder. Tra i più originali ci sono quelli dei musei, di alcuni brand e dei personaggi famosi.

Il post più controverso è stato sicuramente quello pubblicato da Eminem, che ha deciso di riaccendere alcune vecchie polemiche proponendo le sue 4 versioni, ma optando per l’app di incontri gay Grindr al posto della più generico Tinder. Il cantante ha commentato: «L’ho fatto nel modo giusto?». Se qualcuno ha pensato a un coming out, in realtà quella del rapper statunitense è un richiamo a una sua vecchia citazione che fece molto discutere nel 2017, quando Slim Shady disse di aver usato la famosa app per soli uomini dopo il suo divorzio con l’ex-moglie. Confessione che è stata smentita in un secondo momento, affermando che si trattasse semplicemente di una battuta.

Le voci sulla bisessualità di Eminem vanno però oltre alle sue provocazioni sull’usare Grindr. Poche settimane fa, il suo collega Nick Cannon aveva inserito nel testo di una canzone delle allusioni a un presunto video in cui Marshall Bruce Mathers III dona piacere al proprio autista tramite un rapporto orale. Il cantante di Lose Yourself, che in passato è stato duramente criticato per l’utilizzo di termini omofobi e transfobici nelle sue canzoni, non se l’era presa, ma aveva smentito con una battuta: «Ora il mio giardiniere sarà geloso».

 

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