Che Zeus fosse un dongiovanni ante litteram è cosa abbastanza nota, è però meno noto che fosse anche un feticista! Tra le tante peripezie da lui sperimentate per sedurre i suoi amori (tra cui trasformarsi in aquila e rapire il giovane Ganimede per possederlo) ce n’è una davvero degna di nota: il mito racconta che il padre degli dei copulò con Danae, Principessa di Argo rinchiusa dal padre in una torre sigillata, trasformandosi addirittura in pioggia dorata! E noi che pensavamo di essere progressisti in campo di pratiche sessuali!
La pioggia dorata, pissing o urofilia che dir si voglia, consiste nel fare dell’atto di urinare una componente dell’eccitazione sessuale. Sebbene sia abbastanza diffusa in tutti gli orientamenti sessuali, questa pratica raggiunge la sua massima popolarità nei rapporti tra uomini. Quelle che potevano essere delle fantasie durante le gare adolescenziali “a chi la fa più lontano” – che permettevano di scoprire il proprio corpo e quello degli altri – in età più adulta possono essere un vero e proprio fetish. C’è poi chi non si accontenta solo della vista, ma si spinge a coinvolgere anche altri sensi come il tatto o il gusto.
I porno che trattano l’argomento si sprecano e le varianti sono davvero tante. Non è raro trovare nei locali cruising delle stanze appositamente attrezzate: famoso per questo era il bagno del primo storico (e purtroppo ormai chiuso) locale gay di Roma, l’Hangar, o anche quello al piano sotteraneo del Bar’t di Bologna. Anche nel pissing c’è chi preferisce essere colui che dona e chi invece prova eccitamento nel ricevere; in entrambi i casi il piacere è psicologico piuttosto che fisico. Per godere di questa pratica è indispensabile lasciarsi andare, che potrebbe significare avere una notevole intimità con il partner oppure semplicemente un approccio estremamente libero con la sessualità.
Il pissing raccontato da chi lo pratica
Abbiamo chiesto a Francesco, trentenne siciliano da anni residente Roma, di raccontarci qualche segreto della sua passione per la pioggia dorata, che ha esordito: «Io sono tra quelli che preferisce ricevere sentire il getto caldo addosso è una sensazione eccitante e nello stesso tempo rilassante, vedere un bell’uomo che è lì per te, per darti piacere e te la fa sul viso è una sensazione troppo bella!».
Francesco ci ha spiegato che è tutto cominciato quando da ragazzo gli capitava di guardare un suo amico fare pipì: «Una volta, quasi per scherzo, me la fece sulle gambe… Da allora non ho più smesso! L’ho sperimentato per la prima volta con un collega dell’università, un truzzo sedicente etero che faceva canottaggio a Roma Tre. Dopo una serata alcolica in grande stile, mentre tornavamo a casa ci fermammo per urinare nel sottopassaggio della metro San Paolo. Mi venne d’istinto mettermi in ginocchio accanto a lui e prendergli le gambe per girarlo verso di me. Ovviamente non si è accontentato solo di quello: da lì in poi abbiamo giocato spesso insieme, nonostante lui avesse la fidanzata ufficiale!».
Da quella volta, del tutto occasionale, Francesco ha cominciato a praticare abitualmente pissing, cercando specificatamente partner sessuali che amano questa pratica, cosa meno difficile di quel che si può immaginare. E alla richiesta di qualche suggerimento o raccomandazione, ci risponde: «Bisogna lasciarsi andare totalmente! E magari chiedere al partner di bere tanta acqua, se ci deve essere… deve essere tanta, ne deve valere la pena!».
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