Attivista LGBT fa black humor su Buonanno, Salvini la mette alla gogna

Giulia Bodo, giovane presidente di Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia, è finita nell’occhio del ciclone in seguito a un meme in cui faceva dell’ironia su Gianluca Buonanno, deceduto nel giugno del 2016 in un incidente stradale.

L’ex deputato ed eurodeputato, anch’egli d’origine vercellese, si è contraddistinto durante la propria attività politica per numerose esternazioni omofobe. Nel 2014, in una discussione nella sede del Parlamento Ue di Bruxelles, il leghista offese l’allora presidente Arcigay Flavio Romani: «Se sei fr**io rimani fr**io, non è un problema mio… cogl**ne». L’anno prima, Buonanno aveva provocatoriamente esposto un finocchio alla Camera durante l’intervento di Alessandro Zan, all’epoca deputato dichiaratamente gay di SeL. Sempre sul partito di sinistra, aveva affermato: «Per loro è più importante se c’è il matrimonio tra persone dello stesso sesso di altri provvedimenti, per cui invece di chiamarsi Sinistra e libertà si chiamassero Sodomia e libertà».

Questi sono solo alcuni degli atti omofobi che Giulia avrà avuto in mente mentre pubblicava il post incriminato, facendo dell’ironia sul cognome dell’uomo in occasione dell’inizio del nuovo anno, e rendendosi autrice di una provocazione e di un attacco piuttosto forti:

Vorrei levarmi dai contatti ancora qualche altr* perbenista che ritiene i morti degni di rispetto solo in quanto morti.
Dal mio punto di vista chi è merda da vivo, da morto rimane tale: si chiama coerenza.
Quindi vi prego: eliminatemi, ipocriti.
Andate a fare la morale da un’altra parte.
BUONANNO

Nel giro di poche ore, uno screenshot del post della Bodo viene condiviso sulla pagina Facebook di Matteo Salvini, che per l’ennesima volta sceglie una ragazza da dare in pasto ai propri follower.

Non riscrivo nemmeno le parole, provo solo SCHIFO.
Poi vanno in piazza contro la Lega e contro Salvini “fascista, razzista, nazista, che semina odio”…
VERGOGNATEVI! Anche solo per pensare cose del genere bisogna davvero avere un’anima brutta, malvagia.
Un pensiero all’indimenticato Gianluca Buonanno, un abbraccio alla sua mamma e alla sua famiglia.

Salvini non trova parole, così come non le trovava quando Buonanno usava un linguaggio altrettanto forte, per non parlare di un altro vercellese, l’ex vicepresidente del consiglio comunale Cannata (ex Fratelli d’Italia), che qualche mese fa aveva invocato l’uccisione di gay e lesbiche dal proprio Facebook. Ma in quei casi, il leader leghista non riteneva opportuno dedicarci un post sulla sua pagina.

Il post di Giulia si è prestato, naturalmente, a una strumentazione politica. Seppure fosse scritto a titolo personale, è stato rimarcato da Salvini e da diversi giornali di destra il suo ruolo di presidente di Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia e di Sardina. Questo ha portato anche aspre critiche all’interno della comunità LGBT+ e del movimento “ittico” perché, al di là del soggettivo piano etico e morale, è indubbio che usare un linguaggio violento e l’arma dell’odio, gli stessi di chi si vuole contrastare, non è la più intelligente delle strategie.