Zurigo, notte di capodanno al pronto soccorso per due ragazzi gay aggrediti

L’omofobia non si arresta nemmeno durante la notte di Capodanno: erano le 2:00 ed erano ancora in corso i festeggiamenti nei pressi di un locale gay nel centro storico di Zurigo, quando due ragazzi sono stati violentemente aggrediti per via del loro orientamento sessuale.

Fuori dal locale, gli aggressori, un gruppo di quattro ragazzi sui 20 anni, si sono avvicinati alla coppia di ragazzi, di 24 e 19 anni, chiedendo loro se fossero omosessuali. Alla risposta affermativa, uno di questi ha rovesciato un cocktail in faccia a uno dei due, dopo di che il gruppo ha cominciato a colpirli con calci e pugni, provocando loro delle lesioni al volto e dolori al collo e alla schiena. I due sono riusciti a scappare, ma sono stati inseguiti dagli aggressori che li hanno lasciati andare per aggredire altri ragazzi che erano fuori dal locale della serata gay.

«Hanno colpito me e il mio amico anche quando eravamo sdraiati a terra – racconta una delle due vittime a 20min.ch – Avevamo immaginato un conto alla rovescia diverso. Siamo rimasti in ospedale fino alle 6.30. Poi siamo andati direttamente in polizia a presentare denuncia, abbiamo descritto tutto nei minimi dettagli».

Come avvenuto per un atto di bullismo alcuni giorni fa a Teramo, nessuno dei presenti è intervenuto in difesa delle vittime, nonostante fossero a terra. «Forse non l’hanno fatto per paura, ci hanno visti completamente coperti di sangue», ha raccontato uno dei due ragazzi aggrediti. Il 24enne ha anche raccontato che è stato già in passato vittima di atti omofobici, ma mai così cruenti.

La Polizia di Zurigo sta indagando sull’accaduto, a partire dall’identificazione dei quattro assalitori, che sono riusciti a dileguarsi dopo l’aggressione. Per via della legge contro l’omofobia, in vigore da un anno, in Svizzera gli attacchi d’odio omofobico sono equiparati dal punto di vista penale a quelli a sfondo razzista, per i quali gli aggressori rischiano fino a 3 anni di reclusione.