La visita natalizia a casa di un’amica si è trasformata in un’incubo per Nicola De Marzo, detto Nick, 38enne barese che ha denunciato prima ai Carabinieri e poi su Facebook l’aggressione subita da parte di un parente della donna.
L’episodio di omofobia si è consumato lo scorso 11 dicembre nel quartiere San Pasquale di Bari. L’aggressore ha cominciato con alcuni insulti verbali come «gay di me**a» per poi passare alle mani, colpendo la vittima con calci e pugni fino allo svenimento. «Tu di qua non uscirai vivo» ha urlato l’uomo a Nick durante l’aggressione. A evitare che l’epilogo del pestaggio fosse peggiore è stato un bambino di 11 anni, figlio dell’aggressore, che assistendo alla terribile scena ha supplicato il padre: «Non lo uccidere di botte!».
Sul luogo sono giunti i Carabinieri. Portato dal 118 al Pronto Soccorso, a Nick è stata rilasciata una prognosi di 45 giorni, per via degli ematomi e delle cicatrici sotto l’occhio sinistro, due costole fratturate e il braccio sinistro a pezzi, un dente spezzato e l’omero slogato. Non di meno conto è il trauma psicologico subito da Nick, che ogggi racconta di non riuscire a dormire di notte e di convivere con la paura di restare solo.
«Ci metto la faccia – ha raccontato Nick a BorderLine24 – con tutti i segni, sembro un panda con questi occhi neri. Confido nella magistratura ma è tempo di compiere un atto di coraggio sociale».
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