«Voi della Polizia Municipale siete una massa di finocchi! Ne avete sempre una da dire!». È questa la frase, pronunciata dal vicesindaco del Comune di Cascina, Dario Rollo, e denunciata dal comandante della Polizia Municipale, Paolo Migliorini, alla Procura della Repubblica come insulto a Pubblico ufficiale. Il grave epiteto è stato espresso dal sindaco di centrodestra (sostenuto dalla Lega) lo scorso luglio, in occasione di una riunione ufficiale fra i responsabili delle macrostrutture del Comune in provincia di Pisa.
Tra Rollo è la Polizia Municipale del Comune di cui fa le funzioni di Sindaco, in quanto la sindaca Meini Elena è stata eletta eurodeputata, è in atto uno scontro che va avanti da qualche mese. I dissapori sono iniziati quando, sempre lo scorso luglio, Migliorini si è infortunato scivolando sul posto di lavoro. Tuttavia, come racconta in un’intervista a CascinaNotizie.it, è tornato al Comando per «firmare gli atti urgenti e organizzare le attività dei colleghi». Quello che per il comandante era senso del dovere, gli costò però al comandante della Polizia Municipale un provvedimento disciplinare da parte del Comune e una querela da parte di Rollo per «un falso infortunio inscenato al fine di riscuotere le somme liquidate per il periodo di inabilità», con conseguente arrivo della Guardia di Finanza e sequestro di alcuni beni.
Si arriva quindi alla riunione dove il vicesindaco ha pronunciato la frase omofoba «fra gli astanti muti e attoniti – racconta il comandante – Lasciai immediatamente la riunione. Ma non solo. Durante una successiva riunione con tutto il personale della P.M., in occasione della presentazione di una nuova assessore, a precisa domanda di un collega, confermò pubblicamente di avere detto quella frase diffamatoria e omofoba, ma ben lungi da lui scusarsi o giustificarsi in alcun modo, anzi rincarando la dose».
«Avrei anche potuto avere occasione di trasferirmi altrove – afferma Migliorini nella lunga intervista a CascinaNotizie.it – ma in questo modo (riferendosi alla denuncia penale, ndr) mi si impedisce di farlo e mi si costringe a rimanere in queste condizioni. Credo che non gioverà a nessuno. Non scenderò nell’insulto e nella menzogna come ha fatto qualcuno nei miei confronti, ma garantisco che lotterò con ogni forza disponibile e senza esclusione di colpi per ottenere il riconoscimento della verità e per ottenere i giusti risarcimenti morali e materiali».
La Uil Fpl di Pisa ha condannato con forza «l’epiteto omofobo rivolto dal sindaco reggente di Cascina nei confronti dei lavoratori appartenenti al Corpo della Polizia Municipale», rilasciando un comunicato stampa in cui si legge: «Riteniamo che tale affermazione, assai disdicevole e che si caratterizza con epiteti omofobi, sia pronunciata da un rappresentante di un Ente Pubblico nei confronti dei lavoratori che cercano di svolgere al meglio il proprio lavoro, esposti ad alti rischi, e che comunque devono muoversi nel rispetto delle Normative previste. Riteniamo che un amministratore abbia il diritto di esprimere il suo dissenso su situazioni o comportamenti che non condivide, ma sempre nei limiti e nel rispetto di un codice etico e senza generalizzare infangando una intera categoria».
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