Né l’uovo né la gallina: è nato prima il gallo bisessuale

Dal pinguino al leone, dal moscerino della frutta al delfino, sono più di 1500 le specie animali in cui si ritrovano comportamenti omosessuali.

A cosa è dovuto un tale comportamento così distante dal darwiniano “sopravvive chi si adatta meglio e riesce ad accoppiarsi”? A rispondere a questo quesito, più dibattuto del classico “è nato prima l’uovo o la gallina”, ci ha pensato uno studio firmato da un gruppo di ricercatori dell’Università Yale.

Guardando l’accoppiamento come impiego di tempo, energia e risorse come ovuli e sperma, ci si rende presto conto che l’omosessualità, vista dalla specie umana come una deviazione dalla regola biblica dell'”andate e moltiplicatevi”, è tutt’altro che un discostamento dalla norma. Potremmo azzardare una parafrasi per quanto stabilito dagli studiosi, dicendo che «è nato prima il gallo bisex», se vogliamo dare una risposta all’annoso quesito. Un’attrazione senza discriminazioni sessuali pare fosse la condizione di partenza, con una successiva separazione della deviazione eterosessuale, più pratica nelle specie con una caratterizzazione molto differente tra maschio e femmina.

L’omosessualità è molto antica, geneticamente parlando. La traccia di migliaia di “geni gay” nel nostro DNA, non è altro che la testimonianza di una caratteristica che è sempre esistita e che è sopravvissuta perché utile alle specie. Tra i primi animali a riprodursi in maniera sessuata non c’erano grandi distinzioni a livello fisico, quindi selezionare il partner avrebbe rallentato il rituale di accoppiamento, con un conseguente spreco di tempo e risorse.

In alcuni coleotteri l’accoppiamento con individui dello stesso sesso serve a evitare scontri quando la concorrenza è abbastanza alta e a mantenersi allenati in vista del prossimo accoppiamento. Anche tra le specie più evolute l’omosessualità rappresenta un vantaggio: placa le lotte, rafforza il gruppo e stabilisce delle vere e proprie gerarchie. Il tutto senza discriminazione. Quello, l’unico comportamento veramente contro natura, è una prerogativa dell’essere umano.