Sta facendo discutere in Brasile un matrimonio omosessuale celebrato nella Chiesa Anabattista Pentecostale di Barra, a Rio De Janeiro. Come riportato da Noticia Cristiana, novembre di quest’anno, dopo che il pastore Márcio Poncio ha celebrato il suddetto matrimonio, sua moglie Simone ha tenuto ad omaggiare il coronamento del sogno della coppia in maniera particolare: si è scattata delle foto senza veli insieme ai due sposini e le ha condivise sui social. Nella didascalia della foto, oltre a rendere pubblica l’unione tra i due ragazzi, ha citato dei versi della Bibbia.
Tutto ciò non è piaciuto agli utenti che popolano il web, i quali hanno criticato aspramente il comportamento della moglie del pastore.
Cosa non farebbe questa famiglia per non richiamare l’attenzione? Non riesco a credere a ciò che stanno vedendo i miei occhi.
Non giudico il matrimonio, però le nudità presenti nelle foto assieme alle didascalie che menzionano Dio, no.
Ma il marito di Simone, il pastore che ha celebrato le nozze, non ci sta e difende la moglie dalle accuse provenienti sia da altre figure ecclesiastiche sia dalla comunità anabattista pentecostale. I primi lo accusano di “peccato esplicito” nell’appoggiare il matrimonio omosessuale; i secondi colpevolizzano lui e la donna di aver fatto una malazione e di aver interpretato in modo sbagliato il testo biblico.
I neosposi hanno spiegato che il motivo alla base di quelle foto osé è che la moglie del pastore «semplicemente si è spogliata dei pregiudizi e tabù per predicare il vero vangelo di Gesù, che è l’amore». Ed è proprio l’amore in tutte le sue forme che ha spinto la pastora a farsi quelle foto, con la conseguenza di aver destabilizzato gli ambienti più conservatori: «Li amo (riferendosi alla coppia, ndr) e né la religione né le regole saranno più forti dell’amore che provo per loro. Rinuncio a tutto ciò. Voglio imparare sempre di più su Gesù da questo bellissimo insegnamento».
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