Cover di Alfonso Olivieri

Sanremo 2020: il toto nomi degli artisti in gara tra certezze e speranze

Da Al Bano e Romina a Francesco Bianconi dei Baustelle: Amadeus punta all’assoluta eterogeneità

Il direttore artistico Amadeus e la sua squadra capitanata dal manager Lucio Presta in questi giorni stanno ascoltando le canzoni dei Big da selezionare per il festival in programma dal 4 all’8 Febbraio 2020, edizione particolarmente importante in quanto si celebra il settantesimo anniversario.

Proprio per questo motivo, l’obiettivo primario della macchina organizzativa è quello di formare un cast che comprenda sia l’anima innovatrice di Fazio e Baglioni che l’anima nazional popolare di Baudo e Conti.

La lista definitiva dei Big, che da 20 potrebbero diventare 24, sarà annunciata il giorno dell’Epifania in una puntata speciale del programma “I soliti ignoti”, condotto dallo stesso Amadeus. Abbiamo svolto un lavoro di sintesi rispetto ai rumors più accreditati e le indiscrezioni esclusive che alcune fonti vicine all’organizzazione del festival hanno riferito alla redazione di NEG Zone. Il risultato è il toto nomi di Sanremo 2020, dato dai seguenti 24 artisti, coloro che riteniamo in questo momento abbiano le maggiori probabilità di calcare il palco più ambito della musica italiana.

Al Bano e Romina Power

Un ritorno molto atteso che potrebbe rappresentare la quota più nazional popolare di questa edizione della kermesse. La loro ultima apparizione in coppia a Sanremo in gara risale al 1991 con il brano “Oggi sposi”, valso un ottavo posto nella classifica finale.

Anastasio

Il rapper sorrentino, vincitore della dodicesima edizione di X Factor, è in cerca della consacrazione definitiva, che potrebbe arrivare al festival. Il suo rap dalle atmosfere dark potrebbe trovare consensi sia da parte del pubblico che dalla critica.

Annalisa

La bella cantante dalla voce precisa e algida deve ancora mettere a fuoco del tutto la propria identità artistica: con produzioni che risentono delle mode del momento, questo compito appare arduo. La speranza e quella di (ri)vederla al festival con un brano come “Alice e il blu” che la rispecchi totalmente, e di conseguenza metta in risalto le sue doti artistiche.

Brunori Sas

Dario Brunori potrebbe rappresentare la quota cantautorato doc di Sanremo 2020, e sarebbe davvero un bel colpaccio per Amadeus e la sua squadra. Candidato al premio della critica, potrebbe presentarsi con un brano raffinato sulla scia di “Al di là dell’amore”, suo ultimo singolo.

Canova

La band milanese è molto quotata in rappresentanza dell’indie pop sdoganato a Sanremo due anni fa da Lo Stato Sociale e dalla loro hit radiofonica “Una vita in vacanza”. Potrebbe essere una delle più grandi scommesse di Amadeus, e siamo sicuri che a Febbraio potrebbero raccogliere diversi consensi.

Chiara Galiazzo

La giunonica interprete di “Straordinario”, vincitrice della sesta edizione di X Factor, fa fatica ad emergere del tutto e a trovare uno spazio nel panorama musicale italiano. Non è bastato l’intervento di J-Ax per far decollare la sua “Pioggia viola” in radio, e il festival a questo punto per lei sembrerebbe obbligatorio per cercare di ritornare sulla cresta dell’onda, quella che la vedeva tra i nomi più attesi alla vigilia della sua prima partecipazione nel 2013.

Elettra Lamborghini

La nipote dell’imprenditore Ferruccio Lamborghini si è fatta notare nel 2018 grazie al brano trash “Pem Pem” e ultimamente grazie all’esperienza a The Voice of Italy come coach accanto a Morgan, Gué Pequeno e Gigi D’Alessio. La sua partecipazione alla kermesse ligure rappresenterebbe il suo esordio per quanto riguarda la musica italiana e, azzardando qualche paragone, non farebbe sicuramente rimpiangere artiste del calibro di Jo Squillo, Marisa Laurito e le Lollipop, interpreti che hanno lasciato il segno all’Ariston con le rispettive hit “Balla italiano”, “Il babà è una cosa seria” e “Batte forte”.

Elodie

La sua voce ha un graffio interpretativo notevole, anche se ultimamente è stato sacrificato per alcune hit radiofoniche, che hanno tuttavia ottenuto un ottimo riscontro, parliamo di “Nero Bali” nell’estate 2018 e “Margarita” nell’estate 2019. Per Sanremo 2020, la bellissima ragazza di Porta Venezia sceglierà la carta dell’interpretazione struggente o un più frivolo brano scala classifiche? Ci auguriamo la prima ipotesi, ma scommettiamo invece sula seconda.

Francesco Bianconi

Attualmente al lavoro su un progetto solista, al leader dei Baustelle tornerebbe comodo avere una vetrina come quella dell’Ariston. Già penna per Irene Grandi (come dimenticare la sanremese “La cometa di Halley”, in gara nel 2010?) e per l’istrionica artista A.O., ci aspettiamo da lui grandi cose.

Francesco Gabbani

Ora che la scimmia è finalmente tornata nella giungla, sembrerebbe che la partecipazione al festival sia assolutamente una carta da giocare per promuovere la propria musica. Dopo un singolo estivo passato quasi totalmente inosservato, è difficile immaginare che tipo percorso musicale potrà intraprendere il cantante di “Occidentali’s karma”, sta di fatto che a Sanremo non ha mai sbagliato un colpo.

Giordana Angi

La seconda classificata dell’ultima edizione di Amici e pupilla di Tiziano Ferro è pronta a spiccare il volo e a cercare la consacrazione definitiva. Per lei ci aspettiamo un brano dai toni esasperati e struggenti, che le permetta di mettere in mostra le sue notevoli capacità interpretative.

Giusy Ferreri

Giusy a Sanremo ha sempre faticato ad imporsi a causa soprattutto di una resa vocale minore rispetto alle versioni studio dei suoi brani, un limite non da poco per la competizione sanremese. Il brano “Fatalmente male” le è costato l’eliminazione alla sua ultima partecipazione nel 2017, senza nemmeno un grande riscontro in radio. Sembra che Giusy abbia trovato la sua dimensione nei tormentoni estivi, forse ritentare una performance sul palco dell’Ariston può rappresentare più un rischio che un’opportunità…

Irene Grandi

Dopo aver duettato con Loredana Bertè lo scorso anno e dopo un disco uscito nel 2019 per celebrare i 25 anni di carriera, Irene è pronta a rimettersi in gioco a Sanremo: potrebbe essere un ottimo trampolino per tornare alla ribalta. La cantante toscana manca dal 2015, quando presentò la ballad intimista “Un vento senza nome”, brano molto bello ma forse troppo sofisticato e distante dal suo mondo musicale.
Ci piacerebbe ritrovarla con un pezzo energico e potente.

Levante

Forte della collaborazione estiva con Carmen Consoli ne “Lo stretto necessario” e di un disco davvero ben fatto (ma che non ha ottenuto il riscontro che meritava), il debutto sanremese dell’ex giudice di X Factor è atteso con molto interesse da critica e pubblico. Come la vorremmo al festival? Un brano come “Saturno”, dal suo ultimo album “Magmemoria”, sarebbe perfetto per la platea sanremese.

Mannarino

Il bel cantautore romano, già vincitore dell’Italian Music Festival con il brano “L’ultimo giorno dell’umanità” e di un disco di platino con l’ultimo album “Apriti cielo”, fa il pienone ai concerti ma non è ancora del tutto conosciuto dal grande pubblico. Potrebbe essere una delle scommesse vincenti di Amadeus.

Marcella Bella con Silvia Salemi

Se fino a poco tempo fa si mormorava di un possibile duetto tra Silvia Salemi e Paolo Vallesi, suo collega nel programma “Ora o mai più”, ora invece ha preso piede la possibilità di una collaborazione tutta siciliana tra la cantante di “A casa di Luca” e quella che è stata la sua coach nella fortunata trasmissione di Rai Uno. Il pezzo scritto da Gianni Bella c’è e le due voci hanno già dimostrato di funzionare bene insieme. Chissà…

Marco Masini

Il cantautore fiorentino è un habitué del festival, conta infatti finora 8 partecipazioni e una vittoria nel 2004. Il suo nome non è di certo una sorpresa, ma sembra piacere a tutti i direttori artistici, che negli anni lo hanno inserito nei vari cast. Manca dal festival da soli 3 anni, l’ultima volta si presentò con il poco memorabile “Spostato di un secondo”.

Matteo Bocelli

I rumors parlano di un passaggio di consegne da padre a figlio, che ci sembra però abbastanza forzato. Bocelli Jr punterebbe a rappresentare la quota “crossover classico”, che al festival piace tanto e riesce sempre a generare consensi e standing ovation. Se non ci fosse la giuria di qualità, potremmo ipotizzare una sua facile vittoria.

Noemi

Oramai è una tradizione, Noemi c’è negli anni pari del festival: finora ha partecipato nel 2010 (Per tutta la vita), nel 2012 (Sono solo parole), nel 2014 (Bagnati dal sole), nel 2016 (La borsa di una donna) e nel 2018 (Non smettere mai di cercarmi). Per il 2020 la rossa interprete dalla vocalità tagliente e viscerale ha scelto di affidarsi nuovamente a Fabrizio Moro, autore del suo più grande successo sanremese nel 2012. Un brano alla “Portami via” potrebbe essere la carta vincente per permetterle di vincere e farle finalmente prendere una pausa dalla kermesse.

Paolo Vallesi

Il vincitore di “Ora o mai più” pare abbia per certo un biglietto per l’Ariston. Forte del ritrovato affetto da parte del pubblico che in questi anni non l’ha mai abbandonato del tutto, ha dalla sua anche l’apprezzamento da parte delle commissione selezionatrice.

Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava

Le tre artiste, che nel corso della loro carriera discografica hanno già collaborato insieme, hanno deciso di presentare un brano alla commissione selezionatrice. Ci sentiamo di inserirle nella presunta lista dei 24 perché la collaborazione potrebbe risultare interessante agli occhi, anzi alle orecchie, della commissione: Mariella al piano (e alla composizione) e Grazia alla chitarra potrebbero dare risalto alla splendida voce di Rossana.

Rocco Hunt

Non può mancare al festival la quota partenopea, che potrebbe quest’anno essere rappresentata ancora una volta dal rap di Rocco Hunt. Dopo una minaccia di ritiro dalle scene, un disco pubblicato nel 2019 e il singolo “Ti volevo dedicare” in collaborazione con J-ax e i Boomdabash, anche per lui Sanremo sembra d’obbligo per dare ossigeno alla sua carriera.

Samuele Bersani

Un bel ritorno quello di Samuele, che però preferiremmo vedere in gara con un brano alla “Replay”, sofisticata ballad dalle atmosfere oniriche presentata nel Sanremo di Fazio dell’anno 2000, piuttosto che un brano alla “Un pallone”, più ironica e facile (seppur non banale), presentata nel festival di Morandi del 2012. La sua presenza comunque è sinonimo di assoluta qualità.

Tommaso Paradiso

Dopo l’annuncio dello scioglimento della sua band TheGiornalisti, la sua partecipazione è assolutamente scontata. Da lui ci si aspetta un sound anni ’80 e una canzonetta facile che farà impazzire le radio. Ma sarà sufficiente per far bene a Sanremo?

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