Per la prima volta il report annuale sulle nuove diagnosi di HIV, tenuto dal New York City Department of Health and Mental Hygiene, ha contato meno di 2.000 nuovi casi di infezioni.
Nel 2018 sono stati diagnosticati nella città di New York 1917 nuovi casi di infezioni da HIV, in un trend nettamente in discesa (-11%) rispetto ai 2157 del 2017 e decisamente in calo rispetto ai dati del 2001 (-67%). Un dato promettente, che avvicina l’obiettivo di fermare l’epidemia nella città entro il 2020, come dichiarato dal Commissario alla Salute Oxiris Barbot.
Lo studio condotto indipendentemente dall’età, dal genere e dall’etnia dei partecipanti, ha evidenziato e confermato, inoltre, che una carica virale azzerata è sinonimo di intrasmissibilità del virus, ponendo attenzione sulle terapie di controllo dell’infezione soprattutto negli uomoni che hanno rapporti sessuali con altri uomini appartenenti a minoranze etniche, più esposte al probabile contagio per via degli stereotipi da cui vengono colpite.
La ricerca, inoltre, ha permesso di capire l’importanza delle Cliniche per la Salute Sessuale, che eseguono, gratuitamente o a costi esigui, test per HIV e altre MST, PEP di emergenza e consulenza e distribuzione della PrEP, indipindentemente dal proprio status di immigrato o di copertura assicurativa. Tramite un’attenta educazione sessuale e le corrette cure, il traguardo delle 0 diagnosi è vicino.
«La città di New York testimonia ancora una volta come il lavoro congiunto tra governo e associazioni attiviste possa far raggiungere il risultato dell’azzeramento dell’epidemia» ha dichiarato Matthew Lesieur, co-presidente dell’HIV Health and Human Services Planning Council of New York, che ha poi aggiunto: «Posso solo immaginare cosa accadrebbe se anche il Governo Federale, impiegasse le proprie risorse come fa New York».
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Non sarei così tanto sicuro che la carica virale pari. Zero non trasmette il virus . Lo spero tanto che sia vero , ma è comunque importante che ci siano studi su questa ipotesi .
Gentile Massimiliano,
non ci permetteremmo mai di avanzare una tesi del genere senza le dovute basi scientifiche. Le suggeriamo un articolo molto esaustivo dell’associazione LILA, che riporta alcune fonti.
https://www.lila.it/it/vivere-con-hiv/1158-u-u