Nella puntata di oggi di Vieni da me, il programma pomeridiano di Rai1 condotto da Caterina Balivo, si è parlato di Marcella Di Folco, attivista e attrice transessuale venuta a mancare dieci anni fa, a cui Bianca Berlinguer, ospite in studio, ha dedicato il proprio libro di recente uscita, dal titolo “Storia di Marcella che fu Marcello”.
Il delicato racconto della giornalista riguardo l’intervento di riassgnazione di genere di Marcella a Casablanca, viene però interrotto da un’osservazione che ha evidenziato (ancora una volta) la scarsa preparazione della Balivo nei temi LGBT. «La cosa che mi colpisce – afferma la conduttrice napoletana – è che lei si innamorasse degli etero e quindi soffriva tantissimo».
Alla Balivo sfugge evidentemente la differenza tra orientamento sessuale e identità di genere, come non si rende conto di quanto sia offensivo sorprendersi che una donna transessuale si innamori di uomini eterosessuali (e viceversa). La Berlinguer glielo fa notare: «Lei naturalmente voleva essere amata come donna, non come uomo».
Son passati pochi mesi da quando la conduttrice di Vieni da me si stupiva di non essere benvoluta nelle vesti di madrina del Milano Pride, dopo aver discriminato Vladimir Luxuria non ritenendola una «donna con la gonna» e dato (bonariamente) del fr*cio a Ricky Martin. Sicuramente da parte della Balivo ci saranno tutte le buone intenzioni per essere una ally, ma senza un minimo di preparazione la prossima gaffe è dietro l’angolo.
Leggi anche: Giovanni Ciacci difende Caterina Balivo: «La comunità LGBT ha fatto una brutta figura»
Leggi anche:
-
Gli audio omofobi choc del primario e candidato sindaco per il centrodestra: «Tutti nel forno crematorio»
-
Onda Pride: oltre il milione a Roma, resistenza queer anche a Torino, Catania e Bergamo
-
La classifica dei Paesi UE più inclusivi per i professionisti LGBTQ+: tanta strada da fare per l’Italia
-
Inclusività nell’infinito: la NASA lancia una nuova bandiera arcobaleno cosmica
-
Tutta la mia vita (o quasi): la drag Peperita racconta Giacomo
Affermare che una donna trans che si innamora di uomini etero sia destinata a soffrire non mi pare uno scivolone. Conosco numerose storie di ragazze che una volta rivelato il loro passato vengono abbandonate da uomini “tutti d’un pezzo” che non sono in grado di capire. O forse che non le amano davvero
No, lo scivolone sta nella prima parte, quando si dice colpita dall’innamoramento verso uomini etero. E di chi si dovrebbe innamorare?