Polonia, i sovranisti omofobi vincono le elezioni con la maggioranza assoluta dei seggi

«Strano pianeta e strana la gente che lo abita, sottostanno al tempo, ma non vogliono accettarlo» scriveva il premio Nobel per la letteratura Wisława Szymborska. Parole, le sue, che ben si adattano al momento politico che la sua Polonia sta vivendo, con il consenso popolare consegnato nelle mani dei conservatori sovranisti, una sorta di rifiuto di guardare al futuro e oltre il proprio orticello.

Il partito Diritto e Giustizia, grazie al 43.6% dei voti, ha ottenuto la maggioranza assoluta alle elezioni che si sono tenute lo scorso weekend nella cattolicissima Polonia, portando avanti battaglie che potremmo definire del secolo scorso: oltre all’anacronistica ideologia sovranista, che sta avendo un rigurgito in tutto il mondo, c’è una dura lotta contro la “propaganda LGBT” che minaccerebbe (non si sa come) la famiglia, in una campagna elettorale dai toni accesi che ha avuto ripercussioni anche nello svolgimento di alcuni Pride.

Durante questa crociata, decine di assemblee regionali e comuni polacchi si sono dichiarati “zone libere da LGBT”, una definizione che fa rabbrividire in quanto rimanda alla mente il “Judenfrei” usato dalla Germania nazista per fare sterminio di ebrei (anche nella stessa Polonia).

A rendere ancora più complessa la situazione in Polonia per le minoranze prese di mira dai sovranisti, c’è la Riforma della Giustizia di Varsavia, approvata negli scorsi mesi, che assoggetta al governo il potere giudiziario. A causa di tale riforma, la Commissione Ue ha deferito la Polonia alla Corte Ue, attivando l’ultima fase della procedura di infrazione sul sistema giudiziario ordinario: un’azione senza precedenti.

Grazie a questa riforma e con il consenso popolare ottenuto tramite la diminuzione della pressione fiscale, ma grazie anche alla mancanza di controproposte valide da parte dell’opposizione, il leader Jaroslaw Kaczynski è riuscito a ottenere i “pieni poteri” che Salvini bramava in Italia, prima di finire vittima del suo stesso stratagemma politico.

Foto copertina: Gazeta.pl
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