Selvaggia Lucarelli: «Bambina portata sul palco da Salvini non è nell’ordinanza di Bibbiano»

Tra insulti antisemiti a Gad Lerner, giornalisti aggrediti e offese al Presidente alla Repubblica, quello che ha fatto più discutere del raduno leghista di ieri a Pontida è senza dubbio la presenza di Greta, una bambina portata sul palco da Salvini in rappresentanza del caso degli affidi illeciti di Bibbiano.

Alle dure critiche per aver strumentalizzato il caso e per aver usato una minorenne per fini politici, si aggiunge un’altra grave accusa. A lanciarla è Selvaggia Lucarelli, la quale afferma che, secondo fonti affidabili, quella bambina non ha nulla a che vedere con l’inchiesta Angeli e Demoni.

«Mi comunica un magistrato – scrive su Facebook la giornalista – che la bambina Geta portata da Salvini sul palco di Pontidanon è menzionata nell’ordinanza del GIP di Reggio Emilia riguardante il “caso Bibbiano”. Inoltre il suo caso non sarebbe stato neppure tra quelli seguiti dai Servizi Sociali della Val d’Enza. Spero che Matteo Salvini, per quel che resta della sua reputazione, possa smentire».

Un’accusa che, qualora non trovasse smentita, sarebbe uno scivolone imperdonabile per uno di quei partiti che tanto vuole “parlare di Bibbiano”.

Aggiornamento

Selvaggia Lucarelli è tornata sulla vicenda con un altro post. «Confermo tutto perché ho parlato con la madre – scrive la giornalista – La bambina di Pontida non c’entra nulla con Bibbiano. Vive in Lombardia e le case famiglia a cui fu affidata erano a Varese e Como. Salvini ha strumentalizzato Bibbiano e i bambini in modo indegno».

Dopo che l’account ufficiale della Lega aveva indicato Greta come una bambina del caso di Bibbiano, Matteo Salvini ha “aggiustato il tiro” in un nuovo post: «Ringrazio questa mamma e questa bimba, che hanno avuto coraggio: Greta è una delle tante, troppe bambine (decine di migliaia) portate via alla mamma e al papà, a Bibbiano e in altri Comuni Italiani. Greta per fortuna è tornata a casa, altri ancora no. Ma la Commissione d’Inchiesta voluta dalla Lega, e approvata in Parlamento, darà giustizia a queste famiglie».

Nessuna scusa è giunta dalla Lega per l’errore grossolano di spacciare Greta per una bambina coinvolta nell’inchiesta Angeli e Demoni.

Foto copertina: ANSA

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