Vittorio Sgarbi torna a far parlare di sè in tema di omosessualità. Dopo aver fatto allusioni, qualche giorno fa, sull’orientamento sessuale del premier Conte e di alcuni dei ministri del suo nuovo Governo, ha spostato la sua attenzione su un tema a cui il centrodestra sta dedicando tutti i propri “sforzi”: gli affidi illeciti di Bibbiano.
Il critico d’arte ha pubblicato in serata un tweet in cui, senza mezzi termini, punta il dito contro le famiglie arcobaleno. «A Bibbiano qualcosa di paragonabile, per la naturalezza della violenza, ai crimini nazisti – scrive il deputato nel post – Atto ancor più esecrabile perché hanno tolto i figli ai genitori naturali per affidarli a coppie gay. Orrore inaudito che contempla un delitto: quello della famiglia tradizionale».
Il sindaco di Sutri si unisce dunque al coro di quelli che “Parlateci Di Bibbiano”, il cavallo di battaglia del qualunquismo di destra che vuole spostare tutta l’attenzione su un fatto di cronaca, dando la responsabilità di poche persone a un interno partito, il PD, e alla comunità LGBT.
Le azioni di un’attivista LGBT e di una coppia di donne lesbiche diventano così un grande complotto da esercitare per parlare alla pancia dell’opinione pubblica, al solo fine di allontanare il più possibile la data in cui il diritto di avere una famiglia sarà riconosciuto anche a gay e lesbiche; oppure, semplicemente, per guadagnare i voti degli omofobi, come confessato da un politico di Fratelli di Italia.
Il pulpito da cui twitta Vittorio Sgarbi è, d’altra parte, quello di chi di famiglia tradizionale se ne intende: dopo aver concepito tre figli con altrettante donne, il politico si è autodichiarato inadatto al ruolo di padre e ha dichiarato di avere almeno altri 40 figli non riconosciuti. Quella del critico è inoltre una manipolazione faziosa della realtà: tra le numerose famiglie coinvolte nell’inchiesta “Angeli e Demoni”, una sola è omosessuale; dunque Sgarbi mente sapendo di mentire per diffondere odio contro le persone LGBT.
Sarebbe infine bene ricordare, che in quei campi nazisti di cui parla ci sono finiti migliaia di omosessuali. Un paragone che sarebbe stato opportuno evitare.
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