In Ungheria, l’azienda produttrice della bibita gassata più famosa del globo ha scelto di arrendersi davanti alle forze politiche di destra, attualmente poste al comando, a causa di un cartello pubblicitario a tema #loveislove?
Un esponente del partito conservatore, populista e popolarista, Fidesz, guidato dall’attuale Primo Ministro dello Stato magiaro, Viktor Orbán, ha intrapreso una campagna su Facebook che invitava la popolazione ungherese a boicottare la multinazionale statunitense fino a quando le insegne pubblicitarie dai presunti toni “peccaminosi” non sarebbero state rimosse. Anche un’associazione locale dell’organizzazione ultraconservatrice CitizenGo ha lanciato una petizione con lo stesso scopo della campagna sopracitata, raggiungendo 35.000 firme.
Ma qual era il contenuto del tanto contestato manifesto pubblicitario? Essa ritrae due ragazzi che bevono la famosa bibita e con la scritta «zero zuccheri, zero pregiudizi». L’azienda ha cercato di mettere “una pezza” dicendo che non ha rimosso i cartelli pubblicitari a seguito di tali proteste, ma la sua cancellazione era già prevista in quanto i cartelli sono stati sostituiti da altri che pubblicizzavano uno dei festival più importanti a livello europeo, lo Sziget, che si sta svolgendo a Budapest dal 7 al 13 agosto.
L’Ungheria, come i restanti Paesi del Gruppo di Visegrad, porta avanti posizioni euroscettiche, sovraniste e rigide in tema di immigrazione, ma, a quanto pare, anche in tema di diritti LGBT+, viste le recenti esternazioni da parte della classe politica (ad esempio, il Presidente del Parlamento equiparò gli omosessuali che vogliono adottare dei bambini a dei pedofili).
Però, secondo alcuni sondaggi, sono sempre più gli ungheresi che vedono di buon occhio l’omosessualità e a dar man forte a ciò si ricorda che quest’anno, per la prima volta dopo tanti anni, la Marcia dell’Orgoglio Gay nella capitale è stata celebrata senza le barriere di sicurezza.
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