Un altro caso di omofobia dopo l’affaire San Severo, che poi si è risolto nel migliore dei modi. Questa volta ci troviamo nelle Marche, più precisamente nel tratto di spiaggia che si trova tra Pesaro e Fano. Questo luogo notoriamente frequentato in estate da individui appartenenti alla comunità arcobaleno si è visto deturpato da graffiti “NO GAY”, su una bacheca e sul muro di un binario ferroviario.
Scritte che si possono trovare in ogni angolo di ogni città italiana, purtroppo, e Arcigay Agorà Pesaro-Urbino questa volta non ci sta e chiede in un comunicato rivolto alle amministrazioni delle città di Pesaro e Fano che le scritte offensive vengano rimosse in un lavoro comune «a tutte le associazione e le persone che credono e vogliono le città di Fano e Pesaro inclusive e tolleranti, ma ferme nella lotta all’omofobia».
A sostenere il messaggio di Arcigay e a sottolineare la necessità di una legge contro l’omobitransfobia, anche Possibile LGBTI+ che con le parole della sua segretaria nazionale Beatrice Brignone, dichiara un impegno nella sensibilizzazione e lotta all’odio, chiede al Parlamento che si ritorni a parlare di una legge che tuteli sicurezza, libertà e uguaglianza di tutta la comunità e che possa aiutare a vincere stereotipi, pregiudizi e discriminazioni.
Leggi anche: Preside definito “gay” in una scritta sul muro della scuola: «Non la farò cancellare»
Leggi anche:
-
Gli audio omofobi choc del primario e candidato sindaco per il centrodestra: «Tutti nel forno crematorio»
-
Onda Pride: oltre il milione a Roma, resistenza queer anche a Torino, Catania e Bergamo
-
La classifica dei Paesi UE più inclusivi per i professionisti LGBTQ+: tanta strada da fare per l’Italia
-
Inclusività nell’infinito: la NASA lancia una nuova bandiera arcobaleno cosmica
-
Farida Kant: la mia esperienza a Drag Race Italia