La direttrice a vita della rivista di moda più popolare al mondo sembra non apprezzare la first lady
Anna Wintour è un’icona in molti modi. È un ambasciatore globale per l’industria della moda e un volto di alto profilo (e power player) nel panorama editoriale, considerata una vera e propria letterata. In una recente intervista podcast, la direttrice di Vogue ha mostrato la finezza che senza dubbio l’ha aiutata ad arrivare in cima.
In una clip che ha catturato l’attenzione sul web, Anna Wintour viene intervistata da Anne McElvoy per l’Economist. La clip riguarda Donald e Melania Trump e il loro stile. Dopo aver suggerito che il presidente Trump sembra vestirsi di proposito per essere fuori moda, McElvoy rivolge la sua attenzione a Melania.
«Melania al contrario è… molto più costruita in un certo senso… – chiede l’intervistatrice – È venuta nel Regno Unito e penso che in questo caso volesse consapevolmente vedere se stessa come ambasciatrice della moda britannica, o come ambasciatrice transatlantica. Tu lo apprezzi?».
Which first lady wore the role best? Anna Wintour talks politics and fashion with @AnneMcElvoy on “The Economist asks” podcast https://t.co/0mHlLjtf06 pic.twitter.com/gIoUpd3teo
— The Economist (@TheEconomist) 21 luglio 2019
«Bene – inizia Anna Wintour – Penso che la First Lady Michelle Obama sia stata davvero incredibile in ogni decisione che ha fatto sulla moda. Ha supportato i giovani designer americani. Ha supportato i designer, in effetti, da tutto il mondo. Era il miglior ambasciatore che questo Paese potesse possedere, in molti modi, ovviamente ben oltre la moda».
«Ma non è la First Lady adesso – replica McElvoy, tentando di reindirizzare la risposta e premere sul punto – E in riguardo alla First Lady attuale?».
«È per me, è l’esempio che ammiro» continua Anna Wintour, impassibile e ignorando il reindirizzamento. Dalla clip è stato chiaro che Miss Wintour non aveva intenzione di discutere di Melania e che lei ha solo una First Lady nel suo cuore: Michelle Obama. Ma ascoltando il podcast completo, ci si rende conto che questa era la seconda volta che il leggendario editor aveva manovrato la risposta attorno ad una specifica domanda sull’attuale first lady: «Sembri mantenere la tua distanza dai Trump, e da Melania».
In precedenza McElvoy chiede duranete la registrazione: «Penso che sia comparsa molto tempo fa, ma prima di essere alla Casa Bianca come First Lady. Penso su Vogue.com ma non sulla rivista, sul Magazine Online; è una decisione consapevole?».
«Ci sono così tante donne in politica che meritano la celebrazione, che si tratti di Kirsten [Gillibrand] o della senatrice Harris, o della senatrice Warren – risponde Anna Wintour – Recentemente abbiamo pubblicato un articolo sul nostro numero attuale su cinque delle sei candidate donne politiche, tutte donne che hanno meritato un posto in Vogue. E quanto è meraviglioso vederle, specialmente dopo che i molti oppositori asserissero la difficoltà di trovare una voce femminile nelle attuali campagne presidenziali, dopo il fallimento [di Hillary Clinton]. Che bello che non sia così. Penso che sia il senatore Warren, sia il senatore Harris, siano tra i migliori candidati in questo momento».
McElvoy si rende conto solo di quello che è successo dopo alcune domande e ci ripensa. «Abbiamo semplicemente glissato, o forse è chiaro, non so, superata la domanda di Melania e di dove sia stata menzionata nel mondo di Vogue – dice – Pensi che non sia la persona giusta da inserire nella rivista?».
«Penso che sia importante per Vogue sostenere le donne che stanno guidando il cambiamento in questo Paese – conclude Anna Wintour – E questo è davvero tutto!».
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