Trans viene adescata da una coppia e poi presa a sprangate dal gruppo

Il Movimento Identità Trans: «Aggressione di stampo fascista»

A Bologna, una donna trans sudamericana è stata vittima di un assalto ad opera di una coppia etero. La donna, sex worker regolarmente soggiornante nel territorio, è stata adescata dalla coppia, un uomo e una donna, per avere un rapporto.

I tre, dopo essersi recati in un parcheggio, sono scesi dalla macchina per fumare una sigaretta, e li ha avuto luogo il pestaggio. Altri due ragazzi italiani sono sopraggiunti con delle spranghe di ferro e insieme hanno assalito la donna.

Risultato di questa trappola: contusioni su gambe e braccia e impossibilità di camminare. A commentare l’accaduto è stato il MIT (Movimento Identità Trans): «Ci è stato chiesto di rimanere in anonimo perché Desy (nome di fantasia) ha paura di rivolgersi al pronto soccorso e di denunciare l’aggressione alle autorità competenti. Come Movimento Identità Trans non possiamo non classificare questo episodio se non come di chiara matrice fascista, organizzato per colpire quella determinata categoria».

È evidente, per il MIT, l’identità fascista dell’aggressione, cosa che ha spinto la donna a non denunciare il fatto per paura di ritorsioni. Gli episodi di violenza sono in esponenziale aumento nell’ultimo periodo, per via della politica dell’odio che si sta portando avanti nel nostro Paese.

«Come da loro abitudine, i fascisti, da codardi quali sono, escono dalle fogne per poter agire indisturbati e attaccare le persone che in quel momento non possono difendersi. Se di emergenza sicurezza vogliamo parlare in questo paese, allora non dobbiamo pensare che il pericolo arrivi dalle coste libiche ma viene direttamente dalle nostre città» ha concluso il MIT.

 

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