L’avevamo lasciata nell’estate del 2017 con le sue dimissioni dall’incarico di direttrice del terzo canale della TV pubblica. Daria Bignardi (anni 58) si appresta a ritornare nell’etere televisivo dopo ben 4 anni dall’ultima puntata del suo programma «a tu per tu» Le invasioni barbariche.
La famosa conduttrice e scrittrice solo di recente ha raccontato sul settimanale Vanity Fair la terribile malattia che ha dovuto sopportare durante questi anni di assenza: il cancro al seno. Qualcosa si poteva già intuire quando anni fa si presentò alla presentazione dei palinsesti RAI con un taglio di capelli corto e sbarazzino e dai toni del grigio. Da quel momento molte furono le critiche affibbiatole dai suoi colleghi e internauti che popolano il web.
Riguardo a quell’episodio, la conduttice ferrarese si confessa: «L’ho portata (la parrucca, ndr) per diversi mesi, era molto carina, capelli identici ai miei, anzi più belli. Poi andando avanti e indietro in continuazione tra Milano e Roma, a gestire ’sta parrucca, a un tratto, non ce l’ho fatta più. Un bel giorno l’ho tolta dalla sera alla mattina e mi sono presentata al lavoro con i capelli corti e grigi che stavano ricrescendo sotto. Ma non ho dato spiegazioni, tranne che ai miei vicedirettori, coi quali eravamo diventati amici». E circa le prese in giro ricevute, Daria sorvola: «Sono vaccinata. Chiunque compare, soprattutto oggi, è oggetto di una tale massa di critiche che non bisogna esserne toccati davvero. In alcuni casi, le assicuro, mi dispiaceva per loro. Mi preoccupavo che rimanessero male se avessero saputo del cancro. Sono materna. E quindi rompiscatole. Vorrei fare da mamma a tutti».
Sul perchè non abbia mai parlato della sua malattia, spiega: «Chi è ammalato considera la propria malattia il centro del mondo, ma anche se ho rispetto per chi sta soffrendo in questo momento, parlare pubblicamente della malattia in generale, o peggio ancora della mia, non mi interessa. Per tanti motivi: un po’ per pudore, un po’ per paura della curiosità o della preoccupazione degli altri, un po’ perché quando guarisci volti pagina e non hai più voglia di parlarne ancora. Ho superato una malattia seria, ma al tempo stesso molto comune. Si ammalano milioni di donne, a cui va tutto il mio affetto».
Potremo rivedere Daria Bignardi più forte e barbarica di prima da ottobre sul Nove con L’Assedio, versione più matura del programma cult andato in onda su La7.
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