Papilloma virus (HPV): come accedere gratuitamente al vaccino

Il papilloma virus (noto anche come HPV, Human Papilloma Virus) è un virus molto diffuso che si trasmette principalmente per contatto, sia cutaneo che mucoso, soprattutto sessuale. Quasi la totalità delle persone sessualmente attive ha incontrato il virus: in alcuni viene debellato (infezione transitoria), in altri è presente ma non dà alcuna manifestazione (infezione latente) mentre in altri può causare diversi tipi di lesioni.

Il quadro clinico che si può manifestare cambia perché esistono numerosi ceppi del virus: alcuni danno le classiche verruche sulla cute che spesso si formano in viso e sulle dita, altri danno sulle mucose i cosiddetti papillomi o condilomi, la cui localizzazione è tipicamente a livello delle mucose oro-faringee, anali e genitali (glande, vulva).



Accanto a queste lesioni benigne (che possono scomparire da sole, trattate con farmaci locali o con la rimozione chirurgica) esistono però alcune lesioni maligne. Da anni è ormai accertato che alcuni ceppi del virus sono anche in grado di indurre la formazione di neoplasie maligne soprattutto a livello delle sedi mucose oro-faringee, anali e genitali. Questo fenomeno fu scoperto in particolare per quanto riguarda il cancro della cervice uterina, dove la maggior parte dei tumori è HPV-correlata, ossia nelle cellule cancerogene si trova il virus ed è lui il principale fattore promuovente il cancro.

HPV e adolescenti

Dal 2007-2008 è nata la campagna vaccinale gratuita per le donne con lo scopo di prevenire il cancro alla cervice uterina e il vaccino è attualmente offerto in tutte le regioni di Italia gratuitamente alle dodicenni (con variabilità regionali in termini di età).

Nel corso degli anni però si è appurato che una grande quota dei tumori oro-faringei, anali e genitali (penieno e vulvare) sono anch’essi HPV-correlati. Per tanto la vaccinazione gratuita da parte del Sistema Sanitario Nazionale si è estesa anche agli adolescenti (nello stesso range di età e con le relative distinzioni regionali).



Il vaccino è rivolto ai ceppi che più frequentemente sono capaci di indurre il cancro: 16 e 18 per antonomasia, ma anche 6 e 11. Attualmente si utilizza il Gardasil 9 che protegge da ben nove ceppi diversi.

La fascia di età raccomandata è nella pre-adolescenza in quanto il vaccino funziona molto bene se si acquisisce l’immunità prima che si abbiano i primi rapporti sessuali dove il virus si trasmette molto facilmente (anche con il preservativo, sebbene la frequenza del contagio si riduca nei rapporti protetti!).

In pratica, per capirci, è molto più valido se le difese sono già pronte ancora prima di incontrare il nemico ma il vaccino continua a funzionare anche quando il nemico è stato incontrato: molti studi infatti evidenziano come il vaccino possa in primis proteggere da altri ceppi che non sono stati ancora incontrati e soprattutto qualora si sia acquisita l’infezione lo sviluppo degli anticorpi grazie al vaccino riduce la probabilità che l’infezione si trasformi in lesione (sia condilomi, sia cancro).

HPV ed MSM

Detto questo, passiamo agli MSM o meglio i Men who have Sex with Men, un acronimo che i medici utilizzano per indicare gay, bisessuali, eterosessuali che in talune condizioni fanno sesso con altri uomini (es. sex-worker, carceri, ambienti militari, ecc).

Gli MSM sono a più alto rischio sia per condilomi sia per cancro penieno, orofaringeo e anale (non vi riporto tutti i dati ma alla fine dell’articolo trovate una bella bibliografia di articoli a tal proposito). I dati in questione sono così “saldi” che nei LEA (Livelli di Essenziali di Assistenza) più recenti emanati dal Ministero della Salute viene raccomandata “gratuitamente” la vaccinazione anti-HPV per soggetti MSM al di sotto dei 45 anni.



Come sapete la sanità è però regionale per cui ogni regione decide automaticamente se i LEA del governo centrale vengono o no accolti nella loro completezza nella propria regione (sulla base delle proprie finanze). Al momento abbiamo notizia certa che il vaccino anti-HPV sia gratuito per gli MSM nelle seguenti regioni:

  • Lombardia
  • Piemonte
  • Friuli Venezia Giulia
  • Trentino
  • Emilia Romagna
  • Toscana
  • Marche
  • Lazio
  • Molise
  • Calabria
  • Sicilia
  • Puglia
  • (Se siete a conoscenza di altre regioni, scriveteci che aggiorniamo l’elenco)

Attenzione che alcune regioni hanno ristretto il campo: alcune per gli MSM sotto i 45 anni (proprio come da indicazione Ministeriale), altre per gli MSM fino a 26 anni, ecc..



Come si accede gratuitamente al vaccino? Ecco i passi per averlo:

1. Certificazione di aumentato rischio: vi serve un medico che vi certifichi che siete dei soggetti ad alto rischio. Al medico dovrete dire di essere MSM e lui provvederà a scrivere un certificato in cui non dovrà per forza specificare il perché dell’aumentato rischio ma solo il fatto che voi lo siate. A quale medico rivolgersi? L’iter cambia a seconda delle regioni:

a. Medico di un centro MST o di Malattie infettive (es. Toscana)
b. Medico di medicina generale (es. Calabria)

Per scoprirlo… Chiamate il vostro centro vaccini!

2. Presentarsi o prenotare al proprio centro vaccinale: bisogna specificare al momento della prenotazione che si è ad alto rischio e che quindi il vaccino è gratuito. Se trovate “resistenza” spesso è perché gli stessi operatori sanitari non sono a conoscenza di tali norme vigenti, poiché semplicemente poco utilizzate (ancora sono pochi gli stessi MSM che stanno richiedendo il vaccino!)

3. Seguite le istruzioni del medico che vi farà il vaccino: esiste un preciso calendario da rispettare per le tre dosi previste dal vaccino.

Detto questo, commentate l’articolo e i post su Facebook e Instagram in modo da capire se ne eravate a conoscenza, se avete dei dubbi o anche solo per condividere la propria esperienza nella propria regione, servirà in ogni caso ad altri lettori e lettrici.

Bibliografia

 

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