Nella puntata di Live Non è la d’Urso del 22 maggio, è andato in onda un vero e proprio interrogatorio fatto dagli autori del programma ad Eliana Michelazzo, l’agente che aveva più volte testimoniato l’esistenza di Mark Caltagirone.
Come preannunciato, Eliana è crollata e ha deciso di raccontare tutta la verità, vale a dire che il marito di Pamela Prati non esiste, o almeno che lei non lo ha mai visto. La manager ha parlato anche dei figli della showgirl, che sembrerebbero essere finti anche quelli; se il maschietto che ha conosciuto Eliana parlava romanaccio pur essendo italo-spagnolo, la femminuccia non è mai stata vista dal vivo. Secondo l’intervistata, Pamela Prati era consapevole di quello che stava facendo, dunque non sarebbe una vittima come alcuni avevano ipotizzato.
Ma non è su questo che si è focalizzata la narrazione, poiché Eliana avrebbe capito, ripercorrendo la storia di Mark Caltagirone, di avere anche lei un marito fantasma. La Michelazzo porta infatti avanti da 10 anni una relazione con un uomo che dice di chiamarsi Simone Coppi, ma che in realtà non ha mai conosciuto dal vivo, se non a distanza in Piazza di Trevi a Roma, circostanza in cui si sarebbero solo scambiati uno sguardo.
Sebbene la Michelazzo abbia scritto sui suoi social di averlo sposato, si sia tatuato il suo nome su una spalla e ci siano dei filmati fatti da Simone a Eliana sul suo Instagram (ora disattivato), in realtà tra i due non c’è stato in 10 anni nemmeno un incontro. I due si sono limitati alle chat, avendo anche “rapporti intimi” in questo modo. La spiegazione di questa permanente assenza che la Michelazzo si sarebbe bevuta è che l’uomo lavorasse per l’anti-mafia, quindi i due non potevano vedersi come forma di cautela nei suoi confronti: «Io mi sono autoconvinta. Lui era l’uomo, l’uomo che dimostrava tutto l’amore. Mi diceva presto vengo da te, io ho un lavoro molto pericoloso».
Ora l’agente di Pamela Prati ha capito che si è trattato di una farsa, la cui artefice sarebbe proprio la sua socia Pamela Perricciolo, colei che aveva fatto “conoscere” Simone ad Eliana. La Michelazzo ha anche rivelato di averla denunciata in questi giorni, mettendo in dubbio anche l’attacco con l’acido che questa avrebbe subito, trattandosi probabilmente di acqua e sapone.
Nel corso della puntata, Barbara d’Urso ha fatto leggere i nominativi a cui sono intestati i numeri telefonici che si spacciavano per Simone Coppi, rivelando al gruppo solo che si trattasse di due donne. Letti i nomi, Eliana ha dichiarato di conoscere solo uno dei due nomi; dalla sua reazione sembrerebbe trattarsi proprio della Perricciolo.
Al termine di questo surreale racconto, (volendo credere alle sue parole) Eliana ne esce come una persona fragile, mentre la Perricciolo finisce sotto accusa per via di diverse testimonianze simili a suo carico raccontate da altre persone, tra cui Alfonso Signorini e Manuela Arcuri.
Barbara d’Urso ha lanciato un appello a Pamela Prati: «Spero che la confessione di Eliana faccia da apripista a Pamela e che venga qui a raccontare tutta la verità».
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