L’Off di Bologna: «Multati per delle drag queen», ma per il Comune è un equivoco

Multati per “la presenza di due persone travestite tipo drag queen“. È questa la notifica giunta martedì ai gestori dell’Off di Bologna, celebre locale che in due anni e mezzo ha organizzato incontri culturali di vario tipo dalla promozione di nuovi volti nel panorama musicale a mostre di artisti più o meno emergenti, oltre che, ovviamente, serate legate alla comunità arcobaleno locale e non.

«Un fatto di particolare gravità – sostengono i gestori – soprattutto perché la notifica, arrivata due mesi e mezzo dopo il controllo, cita un decreto regio del 1931 che pone attenzione a decoro e buon costume». Un atto intimidatorio, secondo Off, fatto con superficialità, senza conoscere l’argomento trattato.

La smentita dell’assessore alla sicurezza, Alberto Aitini non è tardare ad arrivare. Aitini spiega a Dire, infatti, il motivo per cui il 3 marzo è stato multato il locale: «La verità è molto semplice: si è trattato di un controllo per disturbo della quiete pubblica partito dalla segnalazione di un residente. La pattuglia mandata dalla centrale operativa ha verificato che la fonte del rumore era lo spettacolo e ha chiesto l’autorizzazione. E l’autorizzazione per lo spettacolo non c’era».

Anche il riferimento al testo del 1931 sarebbe un abbaglio, in realtà, spiega l’assessore, in quanto così fu approvato il Tulps, testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato nel ’31 e ancora vigente nella Repubblica Italiana. 

Aitini incontrerà i gestori la prossima settimana per chiarire la situazione e dichiara: «Penso sia stato un errore in buona fede, conosco i gestori e sono sicuro che sono persone serie, ma va loro spiegato come devono fare».

 

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