Rimarrà per sempre nella memoria della comunità Lgbt (ma non solo), il voltagabbana di M5S sulle Unioni Civili; questo portò all’esclusione della Stepchild Adoption (su tale carenza si stanno sollevando dubbi di incostituzionalità). M5S è un po’ come l’amico che si fidanza con quello per cui hai una cotta, un po’ il tipo con cui ti vedi che ti tira pacco cinque minuti prima di uscire.
Luigi Di Maio ne ha fatta un’altra delle sue: ospite in una turbolenta puntata di Otto e mezzo, ha confermato quanto il Movimento non abbia tra le priorità la questione diritti. “Personalmente credo che la famiglia oggi sia con mamma e papà” e già qui c’è poco da commentare; prima di ciò Giggino si era preoccupato di dire che se i diritti non vengono toccati, è merito di M5S che ha fatto da argine alle idee (medievali) della Lega. Ancora aggiunge “sull’adozione dei bambini io credo che si debba fare una grande riflessione, perché è un temo molto complesso che non si può risolvere con favorevoli e contrari”.
Tradotto? Ora stiamo al governo con la Lega e quel tipo di elettorato ci fa gola. Ergo facciamo i democristiani e sulle adozioni diciamo qualcosa per dire nulla. Ma attenzione attenzione che non è finita qua, il brillante Di Maio aggiunge “Per quanto riguarda i matrimoni credo che le Unioni Civili siamo in grado di rispondere all’esigenza di unirsi tra persone”. Bene, ci ha confermato che non gli frega nulla di fare un passo avanti sui diritti e tantomeno sul matrimonio egualitario. Vi eravate illusi che M5S fosse una forza progressista vicino alla nostra comunità? Beh, ricredetevi.
Giggino e la sua brigata sono sempre più simili a quel compagno di classe insipido, senza personalità. Quello che cambia idea, carattere e modo di fare in base alla persona che ha di fronte, quello alla spasmodica ricerca di consenso ed approvazione. A me i soggetti così son sempre stati sulle scatole, non so a voi.
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