Ancora un’aggressione omofoba nelle notizie, questa volta a Bologna ai danni di due ragazzi che domenica sera avevano appena assistito al concorso Beauty Queen Italia, volto a premiare la Drag Queen più bella d’Italia.
Dal gruppo di ragazzini minorenni, che molto probabilmente aveva preso di mira il concorso di bellezza, sono partiti dapprima gli insulti sull’orientamento sessuale dei due, poi si è passati alla violenza fisica, con calci e pugni, a cui è seguita la reazione delle vittime.
Subitanea la reazione del celeberrimo circolo Il Cassero, che sottolinea la necessità di una legge regionale sull’omotransnegatività. L’iter di approvazione di tale legge è stato fermato proprio pochi giorni fa dai consiglieri del centro-destra (Lega, FdI, FI e Sovranisti), che presentando un emendamento sulla gestazione per altri. La votazione della legge è quindi rinviata a data da destinarsi, con i consiglieri regionali dell’opposizione che continuano a sostenere che non vi sia nessuna emergenza discriminazione e il PD spaccato sul tema della gpa.
Vincenzo Branà, uno dei due ragazzi aggrediti, sporgerà denuncia. Perché Bologna non ci sta. Bologna una volta era simbolo di libertà e, come sottolineano Matteo Miglio, attivista e presentatore del concorso, e il Cassero, bisogna che la gente si comporti in modo che continui ad esserlo.
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