In questo weekend sono due le cose successe, che dovrebbero far ben sperare la comunità Lgbt: la marcia People e le Primarie del PD. Soffermiamoci sulle seconde. Queste sono state vinte da Nicola Zingaretti, già Governatore della Regione Lazio, con un quasi il 70% dei voti. Non dimentichiamo che il PD (con tutti i suoi difetti) è quel partito che in Italia ha approvato le Unioni Civili, ed è in generale tra quei partiti che simpatizzano per la nostra comunità. Per la cronaca il vincitore era appoggiato anche da Monica Cirinnà.
Andiamo a vedere quindi le posizioni del neo Segretario sulle principali tematiche Lgbt. Già nel 2000 partecipò attivamente al World Pride di Roma, eletto al Parlamento Europeo si iscrisse al Gruppo Interparlamentare Lgbt.
Ieri nel suo primo discorso ha dichiarato «Sicurezza vuol dire dare il diritto a due ragazzi che si vogliono baciare di non aver paura che qualcuno l’insulti sull’autobus», direi che abbiamo delle buone basi e che abbiamo di che sperare nel nuovo segretario. Al governo abbiamo la Lega con esponenti omofobi che esternano senza alcun problema la propria omofobia; insieme a M5S che ha difeso i diritti Lgbt solo a parole, forza politica che non è altro che una bandierina che va dove tira il vento.
Infine nella mozione presentata alle primarie, Zingaretti inserisce: una legge sull’omotransfobia, il matrimonio egualitario ed infine in merito alle famiglie si pone come obiettivo il riconoscimento dei diritti dei bambini e delle bambine. Dato il contesto attuale leggere queste cose è in gran piacere.
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