Sabato 2 febbraio si è tenuta nella capitale commerciale dell’India la prima marcia dei diritti LGBT dopo la cancellazione della sezione 377 del codice penale. Al Mumbai Pride, per la prima volta uomini, donne e transgender sono scesi a manifestare nelle strade senza rischiare l’arresto e la reclusione fino a 10 anni.
Questo ha portato un aumento di partecipanti del 50% rispetto all’anno precedente. La Queer Azaadi Mumbai Pride March 2019 ha visto infatti la presenza di ben 15000 cittadini. La parata del 2018 aveva come hashtag ufficiale proprio #377QuitIndia, un obiettivo raggiunto pochi mesi dopo e che ha reso la marcia dell’ultima edizione una grande festa. Il motto dell’ultima edizione è stato invece #PrideForAll.
Per l’occasione, il punto di partenza del Mumbai Pride è stato l’August Kranti Marg. Il luogo scelto è particolarmente simbolico perché ha visto nel 1942 la nascita del movimento d’indipendenza indiano contro i colonizzatori britannici.
Un’onda umana colorata ha riempito le strade della città. Le immagini testimoniano la gioia del popolo LGBT indiano presente, che ha marciato a ritmo di musica e che non si è fatto mancare abiti stravaganti che sono un chiaro messaggio contro i modelli etero-normativi imposti dalla società.
Leggi anche:
-
Gli audio omofobi choc del primario e candidato sindaco per il centrodestra: «Tutti nel forno crematorio»
-
Onda Pride: oltre il milione a Roma, resistenza queer anche a Torino, Catania e Bergamo
-
La classifica dei Paesi UE più inclusivi per i professionisti LGBTQ+: tanta strada da fare per l’Italia
-
Inclusività nell’infinito: la NASA lancia una nuova bandiera arcobaleno cosmica
-
Farida Kant: la mia esperienza a Drag Race Italia