La proposta letteraria di gennaio: “Cronaca di un disamore” di Ivan Cotroneo

Ivan Cotroneo, Cronaca di un disamore. Bompiani 2005.

Il palinsesto televisivo di RaiUno si è arricchito, in questo inizio 2019, di una serie televisiva interessante: La compagnia del Cigno, fiction di Ivan Cotroneo, già ideatore di Tutti pazzi per amore, sceneggiatore di Mine Vaganti e regista di Un bacio.

In tutti i suoi lavori è evidente un’attenzione alla cultura contemporanea, dalla musica alla letteratura, e soprattutto una costante militanza alla causa LGBTQI, impegno questo che porta Ivan Cotroneo ad affrontare tematiche genericamente definibili queer che vengono calate nel quotidiano facendo perdere qualsiasi carattere di maledettismo o di visione disturbante e “contro-natura”, normativizzando così il rapporto e l’affettività omoerotica. Tale meccanismo consente di creare empatia da parte del fruitore medio della tv o del cinema verso l’omosessualità. Nella sua produzione letteraria la situazione è diversa, osa un po’ di più!

Già nella sua opera d’esordio, Il re del mondo, sembra ammiccare ad atmosfere statunitensi debitrici di Bret Easton Ellis, invece nel libro qui presentato vige il romanticismo più disperato ed un costante riferimento ai topoi letterari sull’amore. Luca ha vissuto una storia d’amore totalizzante, ha amato visceralmente Maurizio, ma ora Maurizio lo ha lasciato e lui deve trovare le forze per andare avanti. Le tante aspettative, che Luca aveva creduto fossero condivise, si dissolvono ma tutto ciò che gli ruota intorno continua a parlargli di Maurizio, anche se lui adesso non c’è più.

La storia è semplice ma l’onestà con cui viene descritta la situazione di Luca pone gli eterni interrogativi socratici sul ruolo di chi ama e di chi è amato. Ovviamente essendo l’amore un qualcosa di irrazionale non si può giungere ad una conclusione ma solo sperare che la disperazione non sfoci in tragedia e che si possa, se non superarla, imparare a conviverci.

Oates